Il Salto dell'Angelo (racconto di viaggio)
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...se la mia fosse stata davvero fortuna.
Tutto era iniziato scartando un'innocua barretta di cioccolato "per veri campioni", che per un euro prometteva una scossa energetica. La barista mi aveva detto: "Non guarda se ha vinto?" "Che cosa, signora?" "Uno dei sette viaggi-avventura, messi in palio dalla ditta." "Si figuri signora, io non ho mai vinto niente." E invece, per la miseria, avevo vinto! La sorte mi regalava un viaggio-avventura, una straordinaria experience come la chiamavano i fabbricanti di cioccolato. La destinazione promessa era Canaima che allora non sapevo nemmeno che si trovasse in Venezuela. Qualche tempo dopo gli emissari dei cioccolatieri mi avevano incontrato a Fiumicino, mi avevano scattato delle foto nella sala d'imbarco, sotto un cartello con il logo della ditta e mi avevano abbandonato al mio destino, raccomandandomi di scattare qualche bella foto da pubblicare. Un mese dopo ero lì, sul fiume, al buio. Ero lì e ascoltavo le rane. Quando l'ultima candela si spense, con molta difficoltà, raggiunsi il mio giaciglio.
Come Dio volle la notte passò. Nel capannino, in fondo alla tettoia si sentiva il rumore confortante dei tegamini con cui le guide Pemòn preparavano la colazione. Qualcuno già scendeva al fiume a ... [segue »]
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