Un pennello, una tela, il mare e le sue isole
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...Rimase sbalordito, emozionato, eccitato e impaurito al punto che tremò.
Andò a casa e non dormì, pensò a tutto. Credeva di averla conquistata, ma non sapeva come, forse era una maga o, meglio, una strega, ma l'idea era surreale. Allora pensò ad una strana forma persecutoria, ma era abbastanza improbabile.
Verso le sei del mattino, dopo una notte passata a tormentare la sua testa, archiviò il tutto dicendo a se stesso che, lei era solo una un po' stravagante ed il resto era un caso. Nonostante ciò, pensò che sarebbe comunque tornato alla spiaggia l'indomani, e se l'avesse incontrata, le avrebbe chiesto delucidazioni su quel bizzarro e singolare comportamento.
Quando il giorno dopo arrivò alla scogliera, lei era già là che dipingeva con la solita determinazione, il mare era un po' più crespo e il quadro pareva prender forme più quiete ma allo stesso tempo inquietanti. Lui rimase nascosto, non voleva disturbarla, ma quando lei ebbe finito con le solite sferzate date sulla tela come a volerne bucare la superficie, lui rimase come imbambolato e la lasciò andar via come il giorno prima.
Ciò che lo aveva bloccato era il contenuto del dipinto che pareva, quel giorno in maniera ancor ... [segue »]
Composto venerdì 12 febbraio 2016
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