Un pennello, una tela, il mare e le sue isole
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...senza guardarmi?"
Lei placida e sorridente, per niente irritata da tanta irruenza disse:
"Finalmente sei riuscito a farti avanti. Ti conosco da quando sei nato. Tu mi hai sempre lasciata in disparte, ti sei vergognato di me, mi hai solo invocata là dove eri sicuro che tutti mi volessero cercare, mi hai congelata in te. Mi hai soffocato, mi hai sognata e mi hai coperto con un velo per la paura, madre di tutte le miserie.
Certe volte, è vero, in disparte ti sei pentito, ma ultimamente mi hai ignorata, mi hai lasciata andare.
Anche ora stavi per lasciarmi qua, su questo scoglio, perché è solo la terra quel che tu vedi, il mare ti inquieta, il suo infinito ti fa paura. Se però ti getti in esso, altra terra emergerà e sarà la tua."
Questa risposta lo confuse ulteriormente e prima pensò che fosse pazza ed urlò con sottile cattiveria:
"Cosa vuoi da me? Chi sei tu per giudicare la mia vita? Ma soprattutto, chi ti conosce?"
Lei con voce pacifica, che pareva fosse musica, disse:
"Te lo ho già detto, io sono sempre stata con te, al tuo fianco. Tu mi hai rigettata."
Improvvisamente, in lui, parve riaffiorare una lucidità, il suo sguardo,... [segue »]
Composto venerdì 12 febbraio 2016
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