Appoggiati a me, Montag

...visto era questo..."
"Capisco, ma devo farle il verbale."
"Caspita, questo inciderà sui punti della mia patente..." aveva pensato a voce alta.
Il vigile l'aveva guardata con aria truce.
"Non ho mai preso nemmeno una multa, rispetto sempre il codice, do la precedenza, rallento in prossimità delle scuole... non potrebbe chiudere un occhio?"
"Questa volta ha commesso un errore."
"Senta, avevo un appuntamento di lavoro importante, con la mia editrice, sa... sono una scrittrice abbastanza famosa, magari sua moglie è una mia lettrice... potrei farle una dedica..."
Stava deliberatamente tentando di abbindolare un vigile? Julie si vergognava troppo per darsi una sincera risposta.
"Signora..."
"Signorina" aveva precisato, pentendosi subito della sua avventatezza.
"Signorina" aveva ripetuto l'uomo, evidenziando ogni sillaba. "Lei è una scrittrice, io sono un vigile: ognuno ha il proprio mestiere. Lei scrive libri e io scrivo multe. E questa è la sua" aveva detto sventolandole il foglietto in faccia.
Julienne l'aveva afferrato di malavoglia.
"Ah! Io non sono sposato!" Aveva aggiunto accennando un sorriso forzato. "Buona giornata!"
Sì, certo, meravigliosa. Pensava Julienne.
"Miss perfezione ha preso una multa. Incredibile!" La scherniva Mara.
"Non ti ci mettere pure tu."
"Ehi, Julie, guarda: non è il..." ragazzo del destino "?" ... [segue »]