Rosa
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...vita era comunque sempre segnata da difficoltà di vario genere. Con espressione seria e addolorata mi confessa che c'erano costantemente presenti difficoltà economiche. Non riusciva a far quadrare mai i conti, e arrivare a fine mese era sempre faticoso. Ciò che le dava dolore era di non saperne e non vederne la causa. Non poter avere, anche se pur una minima sicurezza economica la metteva in ansia. Ma era superata dal dolore che sentiva, grande, perché a provocarle ciò era proprio il suo "lui", al quale dedicava tutta la sua esistenza e sentiva l'esigenza di esserne ricambiata. Era lui ad avere "le mani bucate", era lui la sua grande "incognita". Le dico: "Ti capisco, anch'io conto molto sul ricevere sicurezza da chi amo e mi è vicino, capisco e sento il tuo dolore e la preoccupazione." Credo di condividerla. Lei mi sorride, quasi sollevata e continua a raccontarmi il suo passato. Sai!? Mi dice, penso di poter dire che il dolore non fa solo male, ha anche un lato, un altro lato, che provoca una "azione-reazione" a chi ne è costantemente schiavo. Non ci si rende subito conto ma questa "azione-reazione" è liberatoria. Quello che mi dice Rosa è ... [segue »]
Composto martedì 22 gennaio 2013
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