Scritto da: Cristallina

Rosa


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...il panico la avvolse, che, come sempre in quei casi la fece agire d'impulso. Si alzò di scatto, voleva fuggire, uscire di lì ma non sapeva dove fosse l'uscita. Ad un tratto, inconsciamente, e inaspettatamente, si trovò fuori di lì, come ne fosse stata scaraventata. Lo scenario che le apparve davanti e tutt'intorno aumentò la sua angoscia. Non esistevano più case, ne strade, soltanto montagne di macerie. Si guardava attorno impaurita e sconvolta ma non vedeva nessuno. Lei cercava con lo sguardo almeno suo marito, la sua casa, per lo meno riconoscerla tra le macerie, ma invano. Allora decise di tornare al paese dove era nata, dai suoi genitori. Ma lo stupore lasciò subito il posto alla delusione e all'angoscia quando costatò che la casa dei suoi genitori era sparita. C'erano ancora i campi, gli alberi, il cortile, l'entrata sul ponte ma non la casa. Magicamente, d'improvviso, si ritrovò - piangente tra le macerie-. Ma un uomo, non più giovane, le apparve al suo fianco, l'espressione era buona e saggia le sorrideva e la tranquillizzava mostrandole con un dito che più in alto e più in là la aspettavano, perché le volevano bene, suo marito e i suoi figli. - ... [segue »]
Composto martedì 22 gennaio 2013

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    Scritto da: Cristallina

    Commenti

    2
    postato da , il
    Grazie Marco per averlo letto, per me è un grande onore perché è la prima volta che inserisco un mio racconto.
    Scrivere per me è diventato un modo per ritovarmi, mettermi alla prova e riscattarmi; anche se sono consapevole dei miei limiti.
    1
    postato da , il
    :(

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