Ricordi di Renzo Ferrari
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...centimetri, con 4 cuscinetti a sfere che fungevano da rotelle. L'uomo si spingeva avanti puntellando le mani sul pavimento.
Passato il primo momento di sbalordimento, facemmo amicizia e l'uomo incominciò a narrarmi la sua storia. Era nato così. Suo padre lo portava a scuola in carriola. Imparò a impagliare i fiaschi e questo fu il lavoro per tutta la sua vita. Poi costruì cesti che vendeva alle donne.
" Io non posso camminare, ma ho un amico che cammina per me, da sempre. "Concluse Adelino indicando la finestra. Fuori scorreva l'Adige e il suo amico era il fiume.
I cesti erano meravigliosi. La casa era come un museo e ce ne erano di tutte le forme e dimensioni: piccoli ed enormi; ad anfora, svasati, a otto, a colonna... Erano autentiche opere d'arte. Comprai un paio di cesti che poi rivendetti a un antiquario del mio paese.
Purtroppo nemmeno qui ho fotografato. Ho inserito la descrizione dell'ambiente nel mio racconto sole di mezzanotte.
Durante la settimana sono tornato ancora da Adelino. C'era un via vai di signore che andavano a comprare cesti. Ho visto mentre li costruiva e mi sono fatto insegnare il procedimento. A casa poi ho provato a costruirne ... [segue »]
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