Ricordi di Renzo Ferrari
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...in un corridoio stretto e in fondo c'era una vecchia che vendeva bibite, birre, acque minerali. Compravamo qualche bibita e poi andavamo a bere e chiacchierare sui gradini della chiesa. La chiesa aveva una facciata imponente e stava ad ovest, così dava una bella ombra e stavamo al fresco.
Una sera Renzo in via Capersa non vide una buca coperta d'erba, cadde dalla bici e si ruppe i pantaloni. Dallo squarcio dei pantaloni si vedeva tutto. Io ridendo gli suggerii di farseli cucire da qualche ragazza di fattoria.
" No, no, ci vorrebbe una vecchia "diceva Renzo che non potendo presentarsi così alle ragazze, dovette tornare indietro.
Renzo era anche un gentiluomo. Una sera ad Angiari volevo bere ma avevo dimenticato a casa il portamonete. Renzo mi prestò 1000 Lire. Al ritorno davanti a casa mia gli dissi di aspettarmi mentre andavo a prendere i soldi. Uscii subito dopo, ma Renzo era già andato via.
A fine Agosto le giornate si accorciavano e tornavamo sempre col buio. In via Cabianca (allora priva di traffico) abbiamo incontrato un gruppo di ragazze che camminavano cantando sottovoce. È stata una sorpresa per noi e per loro. Volevamo accompagnarle, ma era tardi e pensavamo ... [segue »]
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