Palindromo
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...a lutto e lui se ne frega, gli uomini: tutti uguali! "No, io neppure la conosco"
"Invece ci siamo già incontrati: nella sala d'attesa dell'avvocato. Lei forse non si ricorda ma io l'ho notata subito"
"Ah eccovi!" esclama l'avvocato che ha sempre l'aria di uno super impegnato manco fosse Perry Mason.
"Ma non lo sentite il cellulare?"
"Aveva detto di metterlo in silenzioso prima dell'udienza rispondono in coro". Si guardano e scoppiano a ridere di nuovo.
In quel frangente, compaiono, dietro l'avvocato Nino e una rossa messa in tiro. Ciascuno è così intento a dissimulare la propria aria colpevole da non accorgersi di quella degli altri.
Nino rivolge ad Anna uno svogliato cenno di saluto. Anche Otto saluta la rossa, e si avviano in corteo dietro l'avvocato che continua a ripetere "presto, siamo in ritardo", come se non fosse stata colpa sua.
Giungono davanti la porta del giudice. "Se permettete" dice l'avvocato rivolgendosi a Otto e signora "faccio entrare prima loro, devono separarsi" spiega, abbassando la voce di qualche decibel "ricordatevi in che stato eravate voi quel giorno".
Le cose, dentro, vanno come previsto. Soltanto, poco prima, Anna infila la sinistra in tasca e vi lascia scivolare la fede che resterà lì sino ... [segue »]
Composto domenica 5 aprile 2020
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