Il Ponte
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...i solchi delle ruote dei carri di un epoca che fu.
A valle si scendeva solo dalla mulattiera che, biforcuta in alto, diventava singola dal fiume in giù, sotto il salto della cascata che, come una porta naturale, chiudeva le terre alte dal resto del mondo.
Ora invece, dal fiume sulla sponda destra, si apriva la strada carrozzabile; segno di civiltà e facilità di movimento per gli abitanti.
Scendeva a valle con parecchi tornanti.
Per la geomorfologia del territorio, i due paesi si guardavano in faccia a pochi chilometri di distanza in linea d'aria ma, gli abitanti, per raggiungersi gli uni con gli altri avevano due alternative: scendere a valle sulla strada principale e risalire dall'altra parte con l'automobile, oppure usare i piedi e scendere sul sentiero, passare il ponte pedonale grigio di pietra e ricordi, poi risalire per l'altro versante.
Il sentiero era ripido in discesa e in salita, scivoloso e ghiacciato in inverno, mal tenuto perché nessuno lo usava più.
Tutti o quasi lavoravano a valle nella cittadina a 40 km: partivano la mattina e tornavano la sera.
La corriera effettuava l'unica fermata proprio sotto la cascata, in uno spiazzo utilizzato come parcheggio per gli abitanti e come ... [segue »]
Composto venerdì 6 marzo 2020
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