Il Ponte
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...avuto modo di rivedersi, qualche giorno dopo, come da abitudine.
Erano fin troppo adulti, fin troppo coscienziosi, questa spina inattesa pungeva il loro cuore di adolescenti risorti.
La ragion di Stato aveva le sue ragioni, comunque.
I primi giorni passarono, con i due paesi isolati dal comune vivere.
Gli abitanti si organizzarono rinsaldando il senso civico del darsi un aiuto.
Ci fu un fiorire di binocoli per salutarsi dalle piazze della chiesa e qualche bambino provò addirittura a far volare un aquilone per far giungere alla sua amichetta del cuore un fiorellino.
Non funzionò.
I più tecnologici ci provarono con aeroplanini telecomandati, miseramente precipitati tra l'ilarità generale.
Nessuno sapeva quanto sarebbe durata questa clausura forzata.
Nei due paesi si facevano scommesse su chi avesse indovinato la data esatta per la riapertura della valle al resto della nazione.
Maria ed Alessandro volevano rivedersi, sfiorarsi, darsi un bacio.
Non erano i soli a voler eludere il divieto di trasferta.
Le Autorità istituirono dei posti di blocco che, in quella zona, non si vedevano dai tempi delle retate nazifasciste.
Bloccarono l'unica strada provinciale. Semplice, non avendo grandi vie di accesso.
Alessandro non voleva assolutamente mettere in pericolo la sua Maria ed accettava di ... [segue »]
Composto venerdì 6 marzo 2020
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