Il vecchio e la ragazza
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...da una miriade di specchi; la giornata era bellissima, serena e regalava quello spettacolo. Il profumo di salsedine, il rumore delle onde che si infrangevano contro gli scogli, quella schiuma bianchissima, tutto agli occhi di Mosè era come sinfonia, una dolce melodia che lo sollecitava a tornare, col pensiero, in seno ai suoi ricordi d'infanzia e il vecchio si lasciò trasportare, si lasciò andare al suono delle onde, all'eco di mille sirene. Si lasciò cullare docilmente e dolcemente, aggrappandosi a quei momenti d'infanzia lontana, come alghe marine che succhiano caute mammelle di roccia. E quegli attimi di malinconia, quelle visioni incantate e favolose, pietrificate nei ricordi, sembravano, come per incanto, prendere forma e acquistare vita. E quegli istanti che nel cuore di Mosè avevano lasciato una traccia, si rincorrevano tra loro, insieme alle cose, alle persone familiari, ai sogni di più remote stagioni. La memoria appariva così come immagine sovrapposta al presente e i suoi impulsi, ritornando dal passato, s'intrecciavano sinfonicamente, trovavano una finale armonia. Sembrava tutta avvolta nel mistero e nella meraviglia la vita di Mosè. Con genuino ed infantile stupore, il vecchio osservava ogni manifestazione della natura, fino ad esserne rapito. Con sensibilissima attenzione, nel silenzio, ascoltava le ... [segue »]
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