Fiume di Luna
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...e perse i sensi, venne condotta nella tenda di famiglia dove cercarono di rianimarla. Al risveglio il suo volto era irriconoscibile, la luce che da sempre le accendeva lo sguardo era spenta, così come il suo sorriso, e da quel momento non proferì più parola. La madre era disperata e piangendo cercava di spronarla, ma Fiume di Luna era come assente.
Tutte le notti ritornava alla vita e lentamente ripercorreva le vie che l'avevano vista felice, lì restava ore ed ore in attesa del suo amore che però non giunse, stavolta la Luna non fu consigliera di un amore, ma testimone di un triste e disperato grido di solitudine:
- Luna maledico il giorno in cui ti chiamai amore, oggi non ho più vita in questa vita, il tuo splendore è offuscato dal mio pianto, non ho più respiro ha finito di soffiare quando il suo respiro si spense, ma la vita ancora mi chiama, essa affonda dentro di me le sue radici: dimmi Luna come può un albero morente avere il grembo pregno e le radici ben affondate in terra? Come può un ramo secco conservare ancora in se il germoglio di un fiore? Oggi io sono quell'albero che, seppur ... [segue »]
dal libro "La piccola voce" di Cleonice Parisi
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