Buio
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...nel dicembre del'70 sul treno. Ricordo quel giorno come se fosse ieri: eravamo entrambi diretti a Roma, ma per motivi completamente diversi. Lui ed i suoi amici andavano ad aderire per solidarietà ad una manifestazione. Io andavo a dare il mio esame di diritto romano.
Ricordo che cercavo di dare un ultimo sguardo distratto agli appunti che tenevo in mano, ma una numerosa comitiva seduta dietro di me mi disturbava con il suo chiacchiericcio continuo. Mi sono girata per dire loro di smetterla ed è stato allora che l'ho visto per la prima volta. Mi ha colpito subito.
Francesco era sicuramente bello. Aveva un viso pulito, due grandi occhi azzurri, ombrati da ciglia folte e scure ed un magnifico sorriso sicuro di sé. Il fervore carismatico dei suoi discorsi destava l'attenzione di ogni ragazzo dello scompartimento. Parlava di lotte pacifiche per un mondo migliore, senza ingiustizie, senza disuguaglianza sociale, senza differenze tra uomini e donne. Parlava di sogni che potevano essere realizzati. Ma non aveva fatto i conti con la realtà.
Sono anni difficili, pericolosi. Non è più possibile protestare perché ogni parola diventa la scusa per scatenare un nuovo scontro di piazza. Ogni insulto sfocia in una rovinosa rissa ... [segue »]
Composto giovedì 10 gennaio 2008
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