Buio
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...Il mio stomaco brontola, ma non ho fame. Mi porto le mani sulla pancia e Maria, attentissima, se ne accorge.
- "Giulia vai a mangiare qualcosa, resto io qui".
Scuoto energicamente la testa.
- "No, non se ne parla".
Non insiste. Sa che sono testarda, ma soprattutto sa che voglio esserci quando ci faranno sapere. Nel bene o nel male. Sospira.
- "d'accordo, ma almeno mangia. Ho un pacchetto di cracker nella borsa".
Prendo la bustina che mi porge, ma ne addento uno solo. Poggio il resto del pacchetto aperto sul tavolino, accanto al tè che mi ha portato prima. Lei non mangia nulla.
Maria è fatta così. Quando è preoccupata dimentica tutti i suoi bisogni, non mangia, non beve, non dorme. Continua però ad accorgersi dei disagi degli altri.
La guardo e le sorrido. Le voglio bene, come se ne vuole ad una sorella. Non risponde. Le prendo le mani.
Mi guarda. Ha gli occhi assenti, lo sguardo annebbiato dalla tristezza e dalla paura. Francesco per lei è tutto, non ce la farebbe se lui non sopravvivesse.
Maria e Francesco sono fratelli, amici e compagni. Sono figli e genitori l'uno dell'altra forse perché, rimasti orfani da piccoli, si sono ... [segue »]
Composto giovedì 10 gennaio 2008
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