La partenza e le attese
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...Si è placata l'ira degli uomini? La ferocia è stanca e deve riposare? Mi rimane da pulire spada e scudo... decido di farlo ora. Mi rintano nella tenda. C'è una calma surreale da altro mondo. Prendo il pesante scudo tra le mani come reliquia, quasi mi aspettassi che parlasse dandomi consiglio. Avverto frenesia nell'aria viziata di questo campo che non ce la fa più ad aspettare. Che venga il peggio dicono gli uomini purché finisca quest'agonia che t'uccide lentamente sento dire mentre sfodero la maestosa. Rifletto il mio viso segnato sulla lama, i miei occhi mi guardano dandomi coraggio riempiendosi di commosse lacrime, come se già sapessi. L'impugnatura è forte e decisa e il codice cavalleresco si farà onore con essa. Vedo riflessi sulla lama lucida distese di grano immense in assolate giornate di prima estate e io bambino che corro tra papaveri selvatici in una risata soffocata dal rimorso che non potei nulla con mio padre. È il giorno del riscatto penso. Si parla di coloro che furono eroi in battaglia quando in vita invece... altro non erano che delinquenti e bastardi... non degni neanche di un sol sputo. Ho visioni di un mondo vissuto, ho ricordi di spade ... [segue »]
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