La partenza e le attese
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Hanno visto in me la reincarnazione di un cavaliere che al tempo delle Crociate si trovava in Terra Santa e indossando una giubba blu e rossa e dovendo portare a compimento un qualcosa di importante, venne ucciso per errore. Non doveva morire quell'uomo che sarei io, non doveva morire. E ora mi ritrovo mentalmente deviato, sento di essere leggermente disturbato da qualcosa che è in me e che mi fa amare il bosco, l'odore della terra bagnata, il sudore, il fango, il vento sulla pelle, il freddo, il dolore, la guerra, la sopravvivenza, il sacrificio, la divisa (come la intendo io), la fatica, le donne ma anche gli uomini. Si sa che i cavalieri non sempre potevano soddisfarsi con il gentil sesso! Voglio vivere così, lontano da tutto quello che mi circonda adesso. Non so se dovrò ringraziare o "maledire" la persona a me più cara, colei che penso di aver amato e di amare più della mia stessa vita. Mi ha cambiato, ha svelato e fatto uscire da me una parte tanto importante tanto intima del mio essere. Il nitrito dei cavalli nelle scuderie, era nervoso e alzava nubi di vapore bianco, era freddo fuori. Anche dentro. Erano tante ... [segue »]
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