La partenza e le attese
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...e cavalli, polveri e soli estivi, di fango e freddo terribile in stalle di legno. Lo sento dentro di me, nel cuore e nell'anima. Son le Stelle la mia terra natia, delle loro polveri tornerò a far parte appena si compirà il volere dei destini infiniti. Al campo incominciava ad arrivare odore di fumo e di fuoco ormai spento su legno di guerra, anche gli ultimi lamenti eran cessati, ormai eravamo tutti pronti, o si muore o si cerca di vivere. Ci si osserva in silenzio sperando di non morire, Morello di Verona è appoggiato a una palma non molto alta e non la smette di vomitare. Il nervoso fa brutti scherzi e ci stringe gli animi e i cuori tutti. Vorrei rivedere lei ma il mio unico pensiero è agli spazi sconfinati, alle querce, alle strade di polvere e sassi bianche che come bisce si snodano tra le casupole dei contadini fino alla città di pietra e sampietrini dove i mercanti fanno fortuna e i mendicanti riescono a rubare qualcosa senza troppa fatica. Riesco a sentire il vociare allegro e distratto di due fanciulli che si perde in verdi prati dietro ad un cucciolo di volpe spaurito ed abbandonato ... [segue »]
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