Scritto da: Paola38

Racconti di guerra


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...piangendo disperato,
capii che era morto, mi rifugiai nella stradina tutta sola e piansi.
Il giorno dopo sentii che avrebbero fatto un mazzo di fiori, con scritto "gli amici", il vestito da uomo lo indossò per la prima e ultima volta nella bara.
Al suo funerale mi avvicinai a Ernesto, senza digli nulla gli porsi poche lire che ero riuscita ad avere dalla nonna: "abbiamo già fatto" mi rispose.
Per la prima volta sentii cosa voleva dire odiare qualcuno, ricordo ancora
il mazzo di fiori sulla cassa bianca, "gli amici", e mi ritirai in fondo alla fila tra i grandi.
Lo accompagnai con profondo dolore, alla sua ultima dimora, vedevo lontano il carro trainato dai cavalli, ma mi sentivo vicino a lui come non mai.
Incominciai a parlare con lui quando andai al cimitero, vedevo sua madre distrutta dal dolore, aspettavo che se ne andasse, portavo qualche fiore di campo, sono rimasta affezionata a quei fiori, non mancano mai nella mia casa!
Andai a scuola e costatai che pur avendo passato una guerra terribile non ci si amava di più!
Anni dopo in una bellissima giornata, decisi di fare una visita alla mia città distante pochi km. Mi vesto con cura, con la ... [segue »]

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