Un ragazzo calabrese

Capitolo: La mia Calabria.

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...di un operaio allora era di 80 o 90 mila lire al mese. Per la casa ne volevano 15.000 io le diedi 5000 d'acconto dicendo che avrei saldato il conto alla fine del mese.

Ma in quella casa che non conoscevo. In quella stanzetta triste, quello non era il mio letto. Quella notte sentivo freddo nel corpo e nell'animo. Mi mancava la mia famiglia. Le solite attenzioni di mia Madre. La camicia pulita, i suoi pranzi, la sua morbosa attenzione di controllarmi. Dove andavo, cosa facevo con chi andavo. Le Mamme di tutto il mondo animali compresi, difendono i propri cuccioli e guai a chi gli e li tocca. Anche se in quei momenti sentivo quasi odio nei suoi confronti; gli volevo un mondo di bene. Era comunque mia Madre. Quella sera, avevo mangiato un panino al Bar della zona e bevuto un'aranciata. Ma non stavo bene. Il mio corpo non aveva bisogno di cibo ma di amore della mia famiglia. Capivo che mi mancava il calore di casa mia, dovevo assolutamente resistere almeno qualche giorno. Ero sicuro che qualcuno prima o poi venisse a cercarmi.
Quello era il terzo giorno che mancavo da casa, ed era Sabato e ... [segue »]
Composto sabato 17 dicembre 2016

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