Un ragazzo calabrese
Capitolo: La mia Calabria.Scegli la pagina:
...volontà di mangiare, lavorare, non avevo voglia di fare niente. Notte e giorno la mia mente era posseduta da quella donna che mi aveva stregato. Mi aveva rubato il tempo del mio primo amore. Quell'amore che avevo immaginato con una ragazza della mia età. La tenerezza è l'innocenza che cercavo, chi mi spettava. Non riuscivo più a connettere, mi sentivo impazzire. Fumavo più di un pacchetto di sigarette al giorno. Non volevo sapere niente e di nessuno. Volevo morire nel mio dolore, in quel mondo che finiva nei miei 19 anni.
Un giorno, mi trovai senza sigarette e senza soldi. Visto che non volevo lavorare mia madre non mi dava più neanche una lira. Non sapevo come fare per le sigarette e altre stupidate. Per esempio, pagare il noleggio del biliardo al bar. Oppure bere qualcosa al banco del bar. Praticamente ero al verde, più verde di un prato appena falciato. Non avevo un soldo.
Dovevo assolutamente avere dei soldi, almeno per le sigarette. Mi comportavo come un pazzo senza rendermene conto. Quello che mi faceva male di più, era il comportamento di mia Madre. A mio parere, prima di agire come fece, doveva parlare con me. Invece mi ignorò.... [segue »]
Composto sabato 17 dicembre 2016
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