La Bella e la Notte
Capitolo: 2 - L'incendioScegli la pagina:
...detto, era un usignolo che gorgheggiava, incedendo sui legni della pedana con passi felpati ed in punta di piedi, allungando la gamba - con studiata malizia - ad ogni passo. Lei si affacciava alla nostra percezione, e la miseria di noi umani un po' si annacquava. Il cono di luce la illuminava e la serata prendeva quota, decollava sulla rotta delle sue apprezzate scalette che, chissà, avrebbero potuto allontanarla - per sempre - dal Jazz Club, catapultandola sulle sommità di successi internazionali. Il locale riscuoteva apprezzamenti continui, registrava il pieno tutte le sere, e senza generose irrorazioni di inviti, riduzioni, liste, omaggi, sconti, locandine colorate ammiccanti da muri, vetri, pali della luce, senza pr sguinzagliati a fare promozione, senza passaparola di messaggi e fotografie sui cellulari, senza ospitate di naufraghi reduci da isole deserte. Isa Bella la promozione la faceva da sola, a se stessa ed al jc, riuscendoci come meglio non avrebbe potuto nessun altro, o meglio nessun altra: ondeggiando i fianchi dai generosi cuscinetti con la stessa, misurata abilità con cui modulava la voce, ed emetteva, coordinandola con essa, profondi e vissuti sospiri. Era lei, l'attrattiva, unica ed insostituibile, del Jazz Club e dei miei personali pensieri - ... [segue »]
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