La Bella e la Notte
Capitolo: 2 - L'incendioScegli la pagina:
...prima di una mitezza superiore alla media: si passò dalla magliettina al piumone nel giro di una giornata. Per i poverini che non avevano fatto in tempo ad aprire l'armadio, il tremolio furioso delle dita ed il battimento incontrollabile di denti era inevitabile; tra costoro, c'ero io. La prima botta in testa me l'aveva rifilata il maltempo, il destino ne aveva in serbo una seconda, destinata esclusivamente al mio indirizzo: una legnata tutta per me, mi sarebbe stata servita sotto casa, quella sera stessa. Qualche ora prima, nel pomeriggio, ero andato a correre in riva al mare: costui aveva litigato - immaginavo - con l'escuriosne termica, che s'era inghiottita in un solo boccone una ventina di gradi, ed era molto nervoso - giustamente, abituato com'era ai tepori tardo estivi, liberi di bagnanti, caciara, cafonerie assortite... -. Dopo le fatiche della bella stagione - protrattesi fino a dicembreanche il mare aveva diritto al sacrosanto riposo, riposo che gli era stato brutalmente negato dall'improvviso sbalzo di temperatura. Le onde erano di colore verde marcio, tendente al marrone, per il mare in tumulto che sollevava dai fondali sabbia ed alghe; le correnti trasportavano a riva i rifiuti, i rottami, gli scarti, abbandonati al ... [segue »]
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