La Bella e la Notte
Capitolo: 2 - L'incendioScegli la pagina:
...cosa che avveniva con puntualità, quando mi avvicinavo pericolosamente alla soluzione. Per la legnata ero svenuto, e ripresa conoscenza (ignoro dopo quanti minuti) a fatica ero riuscito a risalire a casa, barcollando e tenendomi la testa con la mano. Prima di abbandonarmi sul letto, m'ero stretto un fazzolettone di lana intorno alla fronte, per tamponare il dolore, operazione rivelatasi inefficace; allora, steso a pancia sotto, avevo iniziato a premermi la fronte sul cuscino, e poi, alternando tale posizione a quella disteso sul fianco, voltandomi ora su un lato ora sull'altro, cominciai a premermi le tempie sul cuscino, proseguendo anche così a non ottenere risultati: dalla base del collo in sù era tutto un dolore, irrefrenabile, da ammattire. Trascorsi la notte a girarmi e rigirarmi nelle coperte, e non sò come, alla fine, presi sonno, avendo così ragione delle percosse del battaglio, svolazzante nella mia zucca al pari di un aereo da caccia nel bosco incantato. Solo una considerazione mi sollevava: che ero vicino a chiudere quello stramaledetto fascicolo, a legarlo con lo spago, ed a chiuderlo nell'archivio, con la dicitura "risolto" scritta sopra. Le legnate sulla zucca non giungevano mai per caso.
Solo di tanto in tanto ero assalito da ... [segue »]
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