La Bella e la Notte
Capitolo: 2 - L'incendioScegli la pagina:
...- da poggiare sull'orecchio, da applicare sul lobo, ed i modelli evoluti, da inserire nell'interno dell'orecchio. Insomma, marchingegni di cui tutti disponevano, pure sul telefonino; quell'aggeggino che sfoggiavano i calciatori - ad esempio-, la domenica sera durante le interviste, la conchiglietta consegnata loro dal giornalista che curava il collegamento. E che gli atleti, freschi di doccia, si premevano con le dita sull'orecchio per ascoltare le domande da studio, a capo chino e con l'espressione pensosa di chi debba rispondere sui massimi sistemi. Ritenevo fossero decisioni tecniche, evidentemente la cuffia arcaica della "Tinatarner" offriva il ritorno pulito che altri strumenti, meno vistosi, non garantivano; o che fossero scelte affettive, una cuffia dalla quale non si voleva distaccare per scaramanzia, avendoci sempre cantato sotto. E qui cascava l'asino, ed il dubbio vitale scalciava: come poteva la pettinata esplosiva di Isa Bella resistere alla compressione operata dall'ingombrante arnese, senza spararlo per aria, verso il soffitto? Mi aspettavo che potesse accadere, quando la scaletta prevedeva l'interpretazione del pezzo di bravura, e la Bella si chinava a raccogliere la cuffia trascurata sin'allora sull'amplificatore. Mi aspettavo che potesse accadere, da un momento all'altro, ma non era - ancora - accaduto alcunché. Essendo il pomeriggio dedicato alle ... [segue »]
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