La Bella e la Notte
Capitolo: 2 - L'incendioScegli la pagina:
...spalle il gelo calato sulla spiaggia, e trovare un po' di calore, era sufficiente salire le scale che dalla battigia sulla quale facevo "footing" portavano al jc (che, anche qui come detto, si trovava all'angolo tra il lungomare e la strada per il centro). Con una tappa intermedia, la fermata a casa mia per una doccia. Quella sera desideravo solo sistemarmi sotto il manto protettivo della Bella, sotto la sua vaporosa e soffice criniera, e gustarmi il mio Martini, per scacciare dalle ossa il freddo accumulato in spiaggia. E per farmi venire in mente l'idea giusta a risolvere il caso; la lampadina stava per accendersi, ne sentivo già il calore all'altezza della tempia. Invece, sulla tempia finì che sentivo il battaglio di una tonnellata - quello da campanone della Basilica - che mi percuoteva senza pietà; la mia scatola cranica era la campana, da dove quel dannato pendolo non ne voleva sapere di sloggiare. Un mal di testa da svenire, frutto della botta in testa che qualcuno mi aveva tirato alle spalle, mentre mi accingevo ad aprire la portiera dell'auto, per salirvi, e raggiungere il jc. Non c'era pratica, a me affidata, in cui non me ne beccassi almeno una,... [segue »]
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