Ai tempi del coronavirus
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...altri accorgimenti estetici che non utilizzavo, un po' per paura, un po' per soldi, un po' perché non mi piacevano. Tutte queste donne con le bocche rifatte, gli zigomi gonfi a me sembrano tutte pupazze, bambole di gomma irriconoscibili, né belle né sexy. Tutte omologate, tutte uguali. Io ero diversa. Ma diversa come, se mi sentivo uno schifo? Neanche dalla psicologa potevo più andare: i soldi stavano finendo e poi eravamo in quarantena e non sopportavo più la mia vita. In fondo, cosa avevo realizzato? Niente. Avevo fatto tanti lavori, tutti lasciati in sospeso. Avevo iniziato, per essere indipendente dalla mia famiglia, a vendere case. Un lavoro non retribuito, a percentuale. Peccato però che andavo in ufficio tutti i giorni e non avevo venduto neanche una casa!
Poi ero stato assunta da una neonata compagnia aerea charter, che fallì e mi ritrovai a fare l'assistente di volo in Alitalia. Un periodo bello e duro al tempo stesso. Ma quel lavoro mi piaceva e non mi piaceva: io volevo fare cinema, non come attrice - vecchio sogno di bambina ostacolato e troncato sul nascere d mia madre che non ne voleva sentire parlare - figuratevi io figlia unica - e che chances ... [segue »]
Composto domenica 29 marzo 2020
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