Ai tempi del coronavirus

...burocratici, 15 giorni ce li siamo fatti. E quei 15 giorni provocarono il danno. Non credevo più in niente. Da allora soffro di depressione. Pensavo di averla sconfitta ma ogni volta mi riassale, forte come un'onda e devo combattere strenuamente per contenerla. Tutto questo mi provoca un gran desiderio di cibo su cui io rivolgo tutte le mie ansie e delusioni.
Che dire? Tenere a bada questo problema è difficile, credetemi. Ad ogni modo devo farcela. Sono pure diventata buddista per questo. Mentre ero, in quel lontano 2001, diventata una specie di ameba che non usciva di casa perché agli arresti, non potevo partire per Lax con l'amico regista co-sceneggiatore, l'attrice e la direttora della fotografia, non facevo altro che mangiare e scrivere. Scrissi due belle cose: una era un film su Caravaggio, con un'idea dirompente, che mi fregarono subito. Lo diedi ad una "amica" che avevo presentato ad una produttrice che poi ne fece un film per la tv. Molto meno bello di come l'avrei fatto io, ma con la stessa idea, anche se non sviluppata del tutto. Poi scrissi, quando stavo un po' meglio e potevo finalmente uscire, anche se comunque ero soggetta ad attacchi di panico che ... [segue »]