L'esploratore
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...potevo muovermi e vedevo solo il soffitto e le macchine che avevo intorno al letto.
Ripensavo continuamente a quella visione e a quelle sensazioni incredibili.
La cosa che mi impressionò di più era la completa padronanza dei miei pensieri. Non c'era assolutamente nessuna differenza tra il modo di pensare mentre ero, diciamo così, in vita e ciò che sentivo e provavo mentre viaggiavo verso il tunnel. Ero una mente staccata dal corpo, pensavo, ragionavo, vedevo ma non ero in questo luogo e nemmeno in questo tempo.
Poi d'improvviso, quando ero quasi all'inizio del tunnel, sono stato risucchiato nel buio di uno stato inconscio, per poi risvegliarmi di nuovo ma stavolta in sala di rianimazione.
Un infermiere canticchiava: "Aveva gli occhi col glaucoma... verdi..."
Arrivò mia madre, la vidi chinarsi su di me: "Tesoro come stai? Ora è tutto a posto. Mi senti? Chiudi gli occhi se hai capito. Bene. Sono passati due giorni. Ti hanno operato di nuovo alle 11 di sera, hai avuto un'emorragia interna. Ora è passato tutto. Stai tranquillo. C'è Roberta che ti vuole salutare, ci fanno entrare una alla volta e per poco tempo."
Mia madre se ne andò e vidi il viso di Roberta, per ... [segue »]
Composto domenica 4 luglio 2004
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