Scritto da: Davide Capelli

L'esploratore


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...potevo muovermi e vedevo solo il soffitto e le macchine che avevo intorno al letto.

Ripensavo continuamente a quella visione e a quelle sensazioni incredibili.

La cosa che mi impressionò di più era la completa padronanza dei miei pensieri. Non c'era assolutamente nessuna differenza tra il modo di pensare mentre ero, diciamo così, in vita e ciò che sentivo e provavo mentre viaggiavo verso il tunnel. Ero una mente staccata dal corpo, pensavo, ragionavo, vedevo ma non ero in questo luogo e nemmeno in questo tempo.

Poi d'improvviso, quando ero quasi all'inizio del tunnel, sono stato risucchiato nel buio di uno stato inconscio, per poi risvegliarmi di nuovo ma stavolta in sala di rianimazione.

Un infermiere canticchiava: "Aveva gli occhi col glaucoma... verdi..."

Arrivò mia madre, la vidi chinarsi su di me: "Tesoro come stai? Ora è tutto a posto. Mi senti? Chiudi gli occhi se hai capito. Bene. Sono passati due giorni. Ti hanno operato di nuovo alle 11 di sera, hai avuto un'emorragia interna. Ora è passato tutto. Stai tranquillo. C'è Roberta che ti vuole salutare, ci fanno entrare una alla volta e per poco tempo."

Mia madre se ne andò e vidi il viso di Roberta, per ... [segue »]
Composto domenica 4 luglio 2004

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    Scritto da: Davide Capelli
    Dedica:
    Dedicato a tutti coloro che credono di aver perduto per sempre una persona amata.

    Commenti


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    postato da , il
    Hai ragione Gio, potrebbe tranquillamente definirsi conseguenza, la materia potrebbe essere la conseguenza di errori commessi in vite precedenti, e quindi da correggere. In effetti il ragionamento è questo. Però, da un punto di vista prettamente pessimistico (ma anche realistico...), l'ho chiamata punizione, anche per evidenziare la differenza tra la vita materiale e quella spirituale. Grazie per avermi letto e per i complimenti.
    6
    postato da , il
    Ti faccio i complimenti per come hai descritto... LA REALTA’. Io non ho avuto un’esperienza traumatica come la tua, ma sono arrivato alle tue conclusioni, diciamo per altre vie. Ho letto il tuo racconto con molto interesse e se mi permetti, vorrei evidenziare quello che io ritengo un errore o un’imprecisione. Nella pagina 33 tu dici “La punizione è questa, è la materia, non c'è inferno o paradiso, c'è la luce e l'energia da una parte e la materia dall'altra.” Io non la chiamerei punizione ma semplicemente conseguenza. Faccio un esempio, - se uno si butta da un ponte, sicuramente si sfracellerà al suolo, ma non si tratta di una punizione, bensì di una conseguenza. Non so se mi sono spiegato... mi piacerebbe sentire una tua opinione. Ti rifaccio i miei complimenti. A presto.
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    postato da , il
    Complimenti! Una cronaca ben dettagliata e piena di emozioni e di sentimenti veri e reali.
    4
    postato da , il
    Esorto tutti a leggere, e semmai rileggere, questo scritto. E' lungo, sì, ma vincete la pigrizia. Si tratta del resoconto sincero di un'esperienza intensamente vissuta: un dono veramente speciale per tutti.
    3
    postato da , il
    grazie ... qui, se volete, potete trovare la versone stampabile.
    http://caffe-letterario.net/2011/11/07/lesploratore-un-caffe-con-davide-capelli/

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