L'esploratore
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...neon e pensavo che tra me e un cadavere l'unica differenza era che non avevo il lenzuolo sul viso.
Ancora una volta mi sentii molto solo, avevo uno strano presentimento. Per i medici era un intervento di routine ma io sentivo che c'era qualcosa di strano.
Avvertivo la calma indotta dalla preanestesia che già avevo sentito in precedenti interventi.
D'improvviso si spalancò la porta e due infermieri spinsero la barella e mi portarono verso la sala chirurgica, scambiammo qualche battuta scherzosa.
La sala era quasi familiare per me, con le sue luci strane, i visi bendati e i camici verdi, gli occhi che ti guardano... e chissà a cosa pensano, le mani guantate e i bisturi.
In tre mi alzarono di peso prendendomi per le spalle e le gambe, ormai la preanestesia aveva fatto effetto ed ero come un sacco di patate.
Mi legarono il braccio sinistro con un laccio, la vena si gonfiò, vi conficcarono un ago e subito dopo arrivò l'anestesista con una grande siringa e mi disse: "Stai tranquillo, non sentirai nulla, andrà tutto bene."
"Lo so" - risposi io farfugliando un po' con la lingua impastata - "ho già avuto altri interventi."
E fu subito buio.... [segue »]
Composto domenica 4 luglio 2004
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