L'esploratore
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...ricoverato in ospedale a cinquanta chilometri da quello in cui si trovava mio padre, vi entrai un paio di giorni prima per le analisi del caso.
Mia madre, poveretta, faceva quotidianamente la spola da un'ospedale all'altro. Aveva coraggiosamente affrontato, anni prima, il cancro al seno e lo stesso male aveva colpito sua madre e sua sorella.
Il mio intervento fu fissato per le undici del mattino del 10 settembre 2002.
Ero d'accordo con Roberta e con mia madre che ci saremmo visti verso le dieci e trenta per un ultimo saluto prima dell'operazione.
Alle dieci, quindi mezz'ora prima, si presentarono nella mia camera gli infermieri dicendo che un intervento era saltato e che toccava a me.
Mi fecero accomodare su un lettino con ruote e mi portarono nel seminterrato dell'ospedale dove si trovano le sale chirurgiche.
Mia madre e Roberta non arrivarono in tempo, non ci salutammo.
Iniziarono i preparativi per l'anestesia, compresa un'iniezione tra le vertebre lombari che non fu per niente piacevole.
Solite domande di rito, quanti anni hai, quanto pesi, ecc. Ecc.
Mi lasciarono poi una mezz'oretta da solo in un corridoio senza finestre, steso sul lettino avevo freddo, guardavo quel soffitto bianco con le luci al ... [segue »]
Composto domenica 4 luglio 2004
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