Scritto da: Davide Capelli

L'esploratore


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...ricoverato in ospedale a cinquanta chilometri da quello in cui si trovava mio padre, vi entrai un paio di giorni prima per le analisi del caso.

Mia madre, poveretta, faceva quotidianamente la spola da un'ospedale all'altro. Aveva coraggiosamente affrontato, anni prima, il cancro al seno e lo stesso male aveva colpito sua madre e sua sorella.

Il mio intervento fu fissato per le undici del mattino del 10 settembre 2002.

Ero d'accordo con Roberta e con mia madre che ci saremmo visti verso le dieci e trenta per un ultimo saluto prima dell'operazione.

Alle dieci, quindi mezz'ora prima, si presentarono nella mia camera gli infermieri dicendo che un intervento era saltato e che toccava a me.

Mi fecero accomodare su un lettino con ruote e mi portarono nel seminterrato dell'ospedale dove si trovano le sale chirurgiche.

Mia madre e Roberta non arrivarono in tempo, non ci salutammo.

Iniziarono i preparativi per l'anestesia, compresa un'iniezione tra le vertebre lombari che non fu per niente piacevole.

Solite domande di rito, quanti anni hai, quanto pesi, ecc. Ecc.

Mi lasciarono poi una mezz'oretta da solo in un corridoio senza finestre, steso sul lettino avevo freddo, guardavo quel soffitto bianco con le luci al ... [segue »]
Composto domenica 4 luglio 2004

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    Scritto da: Davide Capelli
    Dedica:
    Dedicato a tutti coloro che credono di aver perduto per sempre una persona amata.

    Commenti


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    postato da , il
    Hai ragione Gio, potrebbe tranquillamente definirsi conseguenza, la materia potrebbe essere la conseguenza di errori commessi in vite precedenti, e quindi da correggere. In effetti il ragionamento è questo. Però, da un punto di vista prettamente pessimistico (ma anche realistico...), l'ho chiamata punizione, anche per evidenziare la differenza tra la vita materiale e quella spirituale. Grazie per avermi letto e per i complimenti.
    6
    postato da , il
    Ti faccio i complimenti per come hai descritto... LA REALTA’. Io non ho avuto un’esperienza traumatica come la tua, ma sono arrivato alle tue conclusioni, diciamo per altre vie. Ho letto il tuo racconto con molto interesse e se mi permetti, vorrei evidenziare quello che io ritengo un errore o un’imprecisione. Nella pagina 33 tu dici “La punizione è questa, è la materia, non c'è inferno o paradiso, c'è la luce e l'energia da una parte e la materia dall'altra.” Io non la chiamerei punizione ma semplicemente conseguenza. Faccio un esempio, - se uno si butta da un ponte, sicuramente si sfracellerà al suolo, ma non si tratta di una punizione, bensì di una conseguenza. Non so se mi sono spiegato... mi piacerebbe sentire una tua opinione. Ti rifaccio i miei complimenti. A presto.
    5
    postato da , il
    Complimenti! Una cronaca ben dettagliata e piena di emozioni e di sentimenti veri e reali.
    4
    postato da , il
    Esorto tutti a leggere, e semmai rileggere, questo scritto. E' lungo, sì, ma vincete la pigrizia. Si tratta del resoconto sincero di un'esperienza intensamente vissuta: un dono veramente speciale per tutti.
    3
    postato da , il
    grazie ... qui, se volete, potete trovare la versone stampabile.
    http://caffe-letterario.net/2011/11/07/lesploratore-un-caffe-con-davide-capelli/

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