L'esploratore
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...avevo passato i quarant'anni da un pezzo e col cuore non si scherza.
Avevo alcune pillole di un farmaco che avevano prescritto a mio padre per gli attacchi coronarici e che mia madre voleva che portassi sempre anch'io nel portafoglio.
Le solite madri che si preoccupano sempre...
Ne misi una sotto la lingua e, quasi subito, mi sentii meglio.
Al pronto soccorso dell'ospedale mi fecero subito un elettrocardiogramma, dal quale non emerse nulla di particolare.
Il cardiologo però non volle dimettermi, c'erano tutti i sintomi di un attacco di cuore e volle approfondire con una serie completa di esami clinici.
Mi ricoverarono e passarono cinque giorni durante i quali mi rivoltarono come un calzino senza trovare nulla di anomalo, ma il cardiologo che mi aveva ricoverato voleva essere sicuro al cento per cento prima di dimettermi.
Chiamai Roberta e le dissi di venirmi a prendere nella tarda mattinata perché avrei dovuto fare l'ultimo esame e poi mi avrebbero dimesso.
I compagni di stanza, vedendomi grande e grosso sprizzare energia da tutti i pori, mi chiedevano cosa stessi facendo in ospedale.
In effetti ero il ritratto della salute.
Roberta arrivò in compagnia di due nostre amiche, decidemmo di andare a mangiare ... [segue »]
Composto domenica 4 luglio 2004
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