L'esploratore
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...una pizza subito dopo aver fatto l'ultimo esame, l'eco-addome.
Il medico non disse nulla e mi guardò, chiamò un altro medico e li vidi parlare oltre il vetro.
Dai loro volti traspariva preoccupazione e tristezza.
Io capii al volo che qualcosa non andava.
Mi mostrarono sul monitor, confrontandoli, il mio rene destro e il sinistro.
Il destro non esisteva più, era una massa enorme con una strana forma a pera che comprimeva la vena cava, divorato dal cancro.
Mi chiesero se volessi essere accompagnato in camera ma risposi di no, che andava tutto bene, presi l'ascensore e salii al piano.
Roberta mi sorrideva e mi veniva incontro nel lungo corridoio.
Passo dopo passo i nostri sguardi si avvicinavano sempre più e prima ancora di parlare tutto fu chiaro.
- Ho un tumore - le dissi mentre gli occhi mi si riempivano di lacrime.
Lei si portò una mano alla bocca stupita e guardò le sue amiche.
Un attimo di smarrimento colse tutti noi.
In questi momenti non sai più che fare, ti senti tradito dal tuo corpo, da te stesso, un cancro subdolo e viscido ti sta uccidendo lentamente e nemmeno te ne accorgi.
Da anni le tue cellule impazzite ... [segue »]
Composto domenica 4 luglio 2004
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