Scritto da: Davide Capelli

L'esploratore


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...al seno alla fine degli anni settanta, ora l'ex marito, mio padre, stava spegnendosi lentamente divorato dal cancro al polmone e dalle metastasi ossee e io, il suo figlio primogenito, avevo un cancro al rene destro.

A casa, steso sul letto della mia stanza, guardavo l'azzurro infinito del cielo oltre la finestra e pensavo chissà se avrei rivisto il mare.

A mio padre erano stati dati due mesi di vita ma erano già passati e sembrava migliorare, a me quanti ne rimanevano? Mi avevano detto la verità o mi avevano detto una bugia?

Mio padre, in luglio, fu dimesso dall'ospedale e incominciò di nuovo a frequentare amici come se nulla fosse accaduto, sembrava in forma.

Aveva, appeso al collo con una fasciatura, il braccio operato ma comunque era sempre allegro e brillante come al solito.

Io decisi di partire per il mare, non potevo rimanere chiuso in me stesso ad aspettare l'operazione e poi desideravo tantissimo tuffarmi in mare, quasi fosse un farmaco miracoloso in grado di guarirmi.

Partii.

In spiaggia sembravo un automa, vedevo la gente ridere e divertirsi intorno a me e gli sguardi tristi di chi invece sapeva.

Il mare era così bello e infinito. Mi tuffai e ... [segue »]
Composto domenica 4 luglio 2004

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    Scritto da: Davide Capelli
    Dedica:
    Dedicato a tutti coloro che credono di aver perduto per sempre una persona amata.

    Commenti


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    postato da , il
    Hai ragione Gio, potrebbe tranquillamente definirsi conseguenza, la materia potrebbe essere la conseguenza di errori commessi in vite precedenti, e quindi da correggere. In effetti il ragionamento è questo. Però, da un punto di vista prettamente pessimistico (ma anche realistico...), l'ho chiamata punizione, anche per evidenziare la differenza tra la vita materiale e quella spirituale. Grazie per avermi letto e per i complimenti.
    6
    postato da , il
    Ti faccio i complimenti per come hai descritto... LA REALTA’. Io non ho avuto un’esperienza traumatica come la tua, ma sono arrivato alle tue conclusioni, diciamo per altre vie. Ho letto il tuo racconto con molto interesse e se mi permetti, vorrei evidenziare quello che io ritengo un errore o un’imprecisione. Nella pagina 33 tu dici “La punizione è questa, è la materia, non c'è inferno o paradiso, c'è la luce e l'energia da una parte e la materia dall'altra.” Io non la chiamerei punizione ma semplicemente conseguenza. Faccio un esempio, - se uno si butta da un ponte, sicuramente si sfracellerà al suolo, ma non si tratta di una punizione, bensì di una conseguenza. Non so se mi sono spiegato... mi piacerebbe sentire una tua opinione. Ti rifaccio i miei complimenti. A presto.
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    postato da , il
    Complimenti! Una cronaca ben dettagliata e piena di emozioni e di sentimenti veri e reali.
    4
    postato da , il
    Esorto tutti a leggere, e semmai rileggere, questo scritto. E' lungo, sì, ma vincete la pigrizia. Si tratta del resoconto sincero di un'esperienza intensamente vissuta: un dono veramente speciale per tutti.
    3
    postato da , il
    grazie ... qui, se volete, potete trovare la versone stampabile.
    http://caffe-letterario.net/2011/11/07/lesploratore-un-caffe-con-davide-capelli/

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