Scritto da: Davide Capelli

L'esploratore


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Passarono un paio di settimane e mia madre mi curava amorevolmente e nel frattempo andava all'ospedale da mio padre che peggiorava sempre più.

La vedevo stanca, provata da questa situazione assurda.

Un giorno mi disse: "Ho perduto dieci anni di vita con queste tragedie."

All'arrivo dell'autunno mio padre se ne andò.

Nel reparto dei malati terminali c'erano una ventina di camere singole, in una di queste mio padre passava le sue ultime ore in nostra compagnia.

Mi chiese di fargli la barba, provai, ma mi tremava la mano.

"Guarda, si fa così!" - prese il rasoio e quasi a dimostrare che stava meglio, si fece la barba da solo. Fu l'ultima volta che lo vidi radersi.

Mentre ero in piedi vicino a lui steso nel letto, strinse la mia mano e disse: "Davide, voglio essere cremato, promettimi che te ne interesserai tu."

La cremazione, in famiglia, era sempre stata una mia idea fissa fin da adolescente, quando avevo iniziato a pensare alla morte.

La conservazione del corpo è un attaccamento morboso a qualcosa che ormai non serve più, un involucro vuoto e inutile che hai usato per un po' ma dal quale finalmente ti sei ... [segue »]
Composto domenica 4 luglio 2004

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    Scritto da: Davide Capelli
    Dedica:
    Dedicato a tutti coloro che credono di aver perduto per sempre una persona amata.

    Commenti


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    postato da , il
    Hai ragione Gio, potrebbe tranquillamente definirsi conseguenza, la materia potrebbe essere la conseguenza di errori commessi in vite precedenti, e quindi da correggere. In effetti il ragionamento è questo. Però, da un punto di vista prettamente pessimistico (ma anche realistico...), l'ho chiamata punizione, anche per evidenziare la differenza tra la vita materiale e quella spirituale. Grazie per avermi letto e per i complimenti.
    6
    postato da , il
    Ti faccio i complimenti per come hai descritto... LA REALTA’. Io non ho avuto un’esperienza traumatica come la tua, ma sono arrivato alle tue conclusioni, diciamo per altre vie. Ho letto il tuo racconto con molto interesse e se mi permetti, vorrei evidenziare quello che io ritengo un errore o un’imprecisione. Nella pagina 33 tu dici “La punizione è questa, è la materia, non c'è inferno o paradiso, c'è la luce e l'energia da una parte e la materia dall'altra.” Io non la chiamerei punizione ma semplicemente conseguenza. Faccio un esempio, - se uno si butta da un ponte, sicuramente si sfracellerà al suolo, ma non si tratta di una punizione, bensì di una conseguenza. Non so se mi sono spiegato... mi piacerebbe sentire una tua opinione. Ti rifaccio i miei complimenti. A presto.
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    postato da , il
    Complimenti! Una cronaca ben dettagliata e piena di emozioni e di sentimenti veri e reali.
    4
    postato da , il
    Esorto tutti a leggere, e semmai rileggere, questo scritto. E' lungo, sì, ma vincete la pigrizia. Si tratta del resoconto sincero di un'esperienza intensamente vissuta: un dono veramente speciale per tutti.
    3
    postato da , il
    grazie ... qui, se volete, potete trovare la versone stampabile.
    http://caffe-letterario.net/2011/11/07/lesploratore-un-caffe-con-davide-capelli/

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