Scritto da: Davide Capelli

L'esploratore


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...morte era di due giorni addietro. Ero sconvolto, impietrito, domandai ad alcune donne che pregavano poco distante.

"Come, non lo sai? Un tumore fulminante, un mese e se n'è andato. Poveretto, così giovane..."

Mi allontanai frastornato.

Io ero molto debilitato per l'intervento e passarono molti mesi prima di riprendere completamente le forze.

Il danno fisico era stato forte, ma più forte ancora era stato il danno psicologico dovuto alle dodici ore trascorse tra un intervento e l'altro e durante le quali, come sai, capivo che me ne stavo andando per sempre ma ero completamente impotente e nelle mani di altri.

Fare una rampa di scale era diventata un'impresa, faticavo e ansimavo, eppure qualche anno prima ero stato un'atleta che sollevava duecento chilogrammi sulle gambe e correva per due ore di fila.

Il cervello andava per i fatti suoi, continuavo a pensare che stavo meglio in quel posto magnifico e tranquillo che vidi, avrei voluto essere di nuovo luce e pensiero leggero.

Ero a pezzi! L'ombra di me stesso...

Intorno a me la gente moriva, partiva...

Se ne andò, con un cancro al cervello, il ragazzo dell'impresa di traslochi che mi trasportò i mobili nella nuova casa dove vivevo con Roberta,... [segue »]
Composto domenica 4 luglio 2004

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    Scritto da: Davide Capelli
    Dedica:
    Dedicato a tutti coloro che credono di aver perduto per sempre una persona amata.

    Commenti


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    postato da , il
    Hai ragione Gio, potrebbe tranquillamente definirsi conseguenza, la materia potrebbe essere la conseguenza di errori commessi in vite precedenti, e quindi da correggere. In effetti il ragionamento è questo. Però, da un punto di vista prettamente pessimistico (ma anche realistico...), l'ho chiamata punizione, anche per evidenziare la differenza tra la vita materiale e quella spirituale. Grazie per avermi letto e per i complimenti.
    6
    postato da , il
    Ti faccio i complimenti per come hai descritto... LA REALTA’. Io non ho avuto un’esperienza traumatica come la tua, ma sono arrivato alle tue conclusioni, diciamo per altre vie. Ho letto il tuo racconto con molto interesse e se mi permetti, vorrei evidenziare quello che io ritengo un errore o un’imprecisione. Nella pagina 33 tu dici “La punizione è questa, è la materia, non c'è inferno o paradiso, c'è la luce e l'energia da una parte e la materia dall'altra.” Io non la chiamerei punizione ma semplicemente conseguenza. Faccio un esempio, - se uno si butta da un ponte, sicuramente si sfracellerà al suolo, ma non si tratta di una punizione, bensì di una conseguenza. Non so se mi sono spiegato... mi piacerebbe sentire una tua opinione. Ti rifaccio i miei complimenti. A presto.
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    postato da , il
    Complimenti! Una cronaca ben dettagliata e piena di emozioni e di sentimenti veri e reali.
    4
    postato da , il
    Esorto tutti a leggere, e semmai rileggere, questo scritto. E' lungo, sì, ma vincete la pigrizia. Si tratta del resoconto sincero di un'esperienza intensamente vissuta: un dono veramente speciale per tutti.
    3
    postato da , il
    grazie ... qui, se volete, potete trovare la versone stampabile.
    http://caffe-letterario.net/2011/11/07/lesploratore-un-caffe-con-davide-capelli/

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