Scritto da: Davide Capelli

L'esploratore


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La nostra società non concede tregua alcuna.

È per questo che molti, dopo aver visitato l'India, vengono colti da crisi mistico - religiose.

In India la religione è meditazione, riflessione, introspezione.

Da noi la religione si è ridotta ad un intermezzo domenicale, una messa, una comunione e via, tutti assolti, tutti bravi cristiani.

Purtroppo in molte parti del mondo la religione è sottomissione, violenza su donne e bambini.

È un'arma potentissima, che conferisce un potere assoluto di vita e di morte a chi dice di parlare in nome di qualche Dio.

Dovremmo avere il coraggio di mettere alcuni capi religiosi in condizione di non nuocere, di considerarli criminali contro l'umanità.

Dovremmo ricordarci più spesso del dramma che sta vivendo l'Africa, di chi sta morendo di fame e di sete e di malattie.

Dovremmo ricordarci della povera gente che muore di freddo nelle baracche delle periferie.

Invece sembra che tutto il mondo sia impazzito nella sua corsa agli armamenti, nell'odio e nel disprezzo di altre civiltà.

Dobbiamo riaccendere lo spirito divino che è in tutti noi, dobbiamo unirci senza distinzioni di razza, sesso, religioni in un'unica grande immensa luce di saggezza, di amore e di conoscenza, dobbiamo farlo per risolvere ... [segue »]
Composto domenica 4 luglio 2004

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    Scritto da: Davide Capelli
    Dedica:
    Dedicato a tutti coloro che credono di aver perduto per sempre una persona amata.

    Commenti


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    postato da , il
    Hai ragione Gio, potrebbe tranquillamente definirsi conseguenza, la materia potrebbe essere la conseguenza di errori commessi in vite precedenti, e quindi da correggere. In effetti il ragionamento è questo. Però, da un punto di vista prettamente pessimistico (ma anche realistico...), l'ho chiamata punizione, anche per evidenziare la differenza tra la vita materiale e quella spirituale. Grazie per avermi letto e per i complimenti.
    6
    postato da , il
    Ti faccio i complimenti per come hai descritto... LA REALTA’. Io non ho avuto un’esperienza traumatica come la tua, ma sono arrivato alle tue conclusioni, diciamo per altre vie. Ho letto il tuo racconto con molto interesse e se mi permetti, vorrei evidenziare quello che io ritengo un errore o un’imprecisione. Nella pagina 33 tu dici “La punizione è questa, è la materia, non c'è inferno o paradiso, c'è la luce e l'energia da una parte e la materia dall'altra.” Io non la chiamerei punizione ma semplicemente conseguenza. Faccio un esempio, - se uno si butta da un ponte, sicuramente si sfracellerà al suolo, ma non si tratta di una punizione, bensì di una conseguenza. Non so se mi sono spiegato... mi piacerebbe sentire una tua opinione. Ti rifaccio i miei complimenti. A presto.
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    postato da , il
    Complimenti! Una cronaca ben dettagliata e piena di emozioni e di sentimenti veri e reali.
    4
    postato da , il
    Esorto tutti a leggere, e semmai rileggere, questo scritto. E' lungo, sì, ma vincete la pigrizia. Si tratta del resoconto sincero di un'esperienza intensamente vissuta: un dono veramente speciale per tutti.
    3
    postato da , il
    grazie ... qui, se volete, potete trovare la versone stampabile.
    http://caffe-letterario.net/2011/11/07/lesploratore-un-caffe-con-davide-capelli/

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