Scritto da: Davide Capelli

L'esploratore


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...tunnel identico al mio.

Mi vennero i brividi, chiamai Roberta e le mostrai lo schermo, rimanemmo entrambi senza fiato.

Riordinate un po' le idee, cominciai a leggere, vi si parlava di visioni di parenti morti, di santi, di visioni sacre e celestiali, di angeli custodi e di tunnel di luce.

Capii che altri dicevano di avere avuto questa esperienza in seguito a traumi o interventi chirurgici molto complicati e durante i quali avevano rischiato la vita.

Io sono sempre stato ateo e razionale quindi considerai che probabilmente queste visioni erano il frutto di un'allucinazione dovuta all'anestesia.

Tutte queste testimonianze infatti sono abbastanza recenti, dall'ottocento in poi, quando già la chirurgia e di conseguenza l'anestesia si stava sviluppando.

Quindi mi resi conto di essere rimasto vittima di un'allucinazione, di un sogno bellissimo, ma pur sempre frutto della mia mente stimolata da chissà quali farmaci.

Lasciai perdere tutto, da una parte ero anche felice di avere risolto il mistero di quella visione così non ci avrei pensato più e non mi avrebbe condizionato la vita.

Passarono molti altri mesi sempre lavorando e facendo periodici controlli in ospedale.

Era tutto a posto.

La vita con Roberta scorreva tranquilla, andai a vivere con lei,... [segue »]
Composto domenica 4 luglio 2004

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    Scritto da: Davide Capelli
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    Dedicato a tutti coloro che credono di aver perduto per sempre una persona amata.

    Commenti


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    postato da , il
    Hai ragione Gio, potrebbe tranquillamente definirsi conseguenza, la materia potrebbe essere la conseguenza di errori commessi in vite precedenti, e quindi da correggere. In effetti il ragionamento è questo. Però, da un punto di vista prettamente pessimistico (ma anche realistico...), l'ho chiamata punizione, anche per evidenziare la differenza tra la vita materiale e quella spirituale. Grazie per avermi letto e per i complimenti.
    6
    postato da , il
    Ti faccio i complimenti per come hai descritto... LA REALTA’. Io non ho avuto un’esperienza traumatica come la tua, ma sono arrivato alle tue conclusioni, diciamo per altre vie. Ho letto il tuo racconto con molto interesse e se mi permetti, vorrei evidenziare quello che io ritengo un errore o un’imprecisione. Nella pagina 33 tu dici “La punizione è questa, è la materia, non c'è inferno o paradiso, c'è la luce e l'energia da una parte e la materia dall'altra.” Io non la chiamerei punizione ma semplicemente conseguenza. Faccio un esempio, - se uno si butta da un ponte, sicuramente si sfracellerà al suolo, ma non si tratta di una punizione, bensì di una conseguenza. Non so se mi sono spiegato... mi piacerebbe sentire una tua opinione. Ti rifaccio i miei complimenti. A presto.
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    postato da , il
    Complimenti! Una cronaca ben dettagliata e piena di emozioni e di sentimenti veri e reali.
    4
    postato da , il
    Esorto tutti a leggere, e semmai rileggere, questo scritto. E' lungo, sì, ma vincete la pigrizia. Si tratta del resoconto sincero di un'esperienza intensamente vissuta: un dono veramente speciale per tutti.
    3
    postato da , il
    grazie ... qui, se volete, potete trovare la versone stampabile.
    http://caffe-letterario.net/2011/11/07/lesploratore-un-caffe-con-davide-capelli/

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