Dialogo tra me e Sofia
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...l'uomo possa sentirsi sconfitto?".
Sì, è così.
"Ma l'uomo, cordiale amico, sa che in terra venne soffrendo e così se ne andrà".
Questa è, purtroppo, l'evidenza di quanto avviene e l'esperienza fatta da noi stessi.
"L'uomo desidera per sua natura e se il desiderio fosse un cavallo, come dice un proverbio inglese, l'uomo starebbe sempre in sella ad esso. Il desiderio nell'uomo è in continuo divenire, non ha mai tregua e se non interviene la ragione, l'insoddisfazione lo schiaccia e non potrà mai assaporare un momento di gioia, che comincia dove termina il desiderio. La felicità, infatti, si trova lì in quel binario da dove non parte il treno dei desideri, mentre la sofferenza inizia alla partenza di quel treno. La sofferenza, mio caro amico, nel mondo regna incontrastata e sorprende prima o poi tutti gli uomini e se alla fine della vita ognuno di noi fa il suo bilancio, in generale, ognuno dirà che pochi furono i giorni felici e molti i giorni cupi. L'anima dell'uomo è il sito naturale del dolore, perché l'anima dell'uomo è il suo cervello che pensa, che per sua natura ha sete di sapere, ma purtroppo è condannato non solo all'insoddisfazione, ma anche ad ... [segue »]
Composto mercoledì 6 dicembre 2000
dal libro "Accenti d'amore e di sdegno" di Gino Ragusa Di Romano
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