Mascagni
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È semplicissimo: quando sento dire "Mascagni", penso subito a "Cavalleria Rusticana", in breve: "Cavalleria" per antonomasia.
Quando invece sento dire "Cavalleria Rusticana", ecco sbucare dai meandri del cervello, e subito nettamente, il nome di Mascagni, il grande musicista Pietro Mascagni, livornese (1863-1945).
È di una reciprocità indissolubile.
La vera ragione per cui ho inteso di scrivere questo capitolo la scoprirete più avanti, verso la fine, ma vorrei intanto, anche per entrare meglio nel grande personaggio di cui oggi intendo parlarvi, fare alcune brevi descrizioni, presupposto essenziale per chi conosce magari le opere di Mascagni, ma non il Mascagni compositore.
Eviterò accuratamente d'entrare nella sua vita privata e politica, che, alla luce d'un esame, pur se il maggiormente obiettivo possibile benché succinto, ha una rilevanza minima. Almeno così mi sembra. E, quanto appena detto, vale anche per Giovanni Verga. Forse ancor di più.
A volte, osservare un quadro troppo da vicino, come amo dire, fa mettere in evidenza certe piccole macchie o qualche pelucchio che non hanno niente a che fare con l'opera d'arte, e che quindi non è il caso di considerare. E questo vale, mi sembrerebbe ovvio, anche per musicisti e scrittori, oltre che per i pittori.
Mascagni - ... [segue »]
Composto martedì 2 novembre 1999
dal libro "Alfa, anzi, omega" di Tommaso Mazzoni
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