Alla ricerca del Water perduto
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...complimenti per la considerazione e poi ripartivano, ad un certo punto ho pensato lievitassero da terra, le gambe erano diventate un tutt'uno, non c'era distinzione fra l'una e l'altra, erano in una dimensione superiore, dove i water erano sovrani, e noi schiavi del tubo fognario. All'inizio abbiamo tentato di collaborare, poi non c'è stato verso, ho continuato a trascinarmi da tazza a tazza per ore. Ad un certo punto sono caduto, loro si sono fermati, con lo sguardo di quelli che dicono: " ma guarda questo, abbiamo di che pensare noi sa? ", ho fatto no con il capo, con coraggio clamoroso ed occhio lucido, ho detto: "andate avanti voi, io sono un peso". E loro non hanno fatto na piega. Ratataplan! come una macchina: avanti! e chi si ferma è perduto. Dopo un po' si sono soffermati su di un bagno, il più orribile che c'era, per più di qualche secondo, due tre sguardi di intesa con i presenti che erano sudati come maratoneti al Triathlon. La tensione era altissima. Nessuno osava dire niente. Il bagno era rosso, giallo, arancione, con delle greche arcobaleno, e una odiosa tonalità di giallino sulle mattonelle restanti. Ho preso fiato, ed ho fatto ... [segue »]
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