Vedo con un certo sollievo che, dopo 14 voti, questa frase ha una media di solo 5,93. Perché limitare il senso della parola "amore" al solo nostro compagno/a, o al massimo a coloro che ci sono "cari", mettendo tutti gli altri nella schiera di "coloro che non amiamo" è sinceramente inquietante per chi sa che bisognerebbe amare tutti, ma non vi riesce.
La frase senza dubbio esprime un realismo quasi cinico; ma non è poesia, è solo una evidente negazione dell'amore, sia per quelli che l'autrice non ama, sia per la persona che ella ama, evidentemente non abbastanza da non sentirsi sollevata dal totale disimpegno che nutre nei confronti degli altri.
Concordo tuttavia su un punto: in una prospettiva egocentrica dell' "amore", conviene di più il "non rapporto" con le persone che non si "amano", del "rapporto" con quella/e oggetto di questo "amore".
In tutta libertà e coscienza quindi, voto 0 la frase, sia quanto ai contenuti, sia quanto alla forma pseudo-poetica in cui è espresso: non mi fa vibrare che di rabbia e pena.
In barba al premio Nobel.
Un'ultima cosa quanto alla pace: se non inquadreremo l'amore per i nostri cari in una prospettiva di amore (e soprattutto tolleranza) universale, ma rimarremo attaccati ai nostri orticelli, non faremo molta strada.
13 anni fa
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***** !! Starei per dire "..bellissima!!", se l'esclamazione non fosse un po' troppo inflazionata... : ))
Invece ti dico: qualsiasi convinzione è difficile da rivedere.
La via maestra è non avere convinzioni, ma solo ipotesi di ricerca da confrontare con la realtà e con le ipotesi altrui. E, al posto delle convinzioni, nutrire e dare amore a tutti e tutte le cose.
Su quest'ultima via non si può sbagliare, e questa, oltre tutto, è l'unica "convinzione" che conti. Perché tutto si sposta dal piano del pensare a quello dell'essere, del volere e dell'agire.
Ma... farlo è ancora più difficile che rivedere le proprie convinzioni.
Sentirlo e comunicarlo no, è più facile: ed è qui, nelle intenzioni e in qualche gesto d'amore occasionale, che forse si riabilita la nostra pigra ed egocentrica natura umana.
13 anni fa
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E - aggiungerei - evita pesi e responsabilità.
Per parte mia, ho sempre legato a me le Gioie, e molto caro mi è costato.
Non voto solo per carità di patria e per rispetto dei nobili sentimenti della dolce Sara, rimasta senza parole.
Però che mandrillone, questo Blake...
Potrei scriverti "bellissima!"... Invece la voto 10, e nel salutarti caramente mi fermo a riflettere su quelle "vane cause", sulle "legate ali" e su quel "bramose di volo" che esprime in pieno la coscienza di potere e la sofferenza di non poter volare verso le cause che, senza quel volo, rimangono vane.
13 anni fa
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La frase senza dubbio esprime un realismo quasi cinico; ma non è poesia, è solo una evidente negazione dell'amore, sia per quelli che l'autrice non ama, sia per la persona che ella ama, evidentemente non abbastanza da non sentirsi sollevata dal totale disimpegno che nutre nei confronti degli altri.
Concordo tuttavia su un punto: in una prospettiva egocentrica dell' "amore", conviene di più il "non rapporto" con le persone che non si "amano", del "rapporto" con quella/e oggetto di questo "amore".
In tutta libertà e coscienza quindi, voto 0 la frase, sia quanto ai contenuti, sia quanto alla forma pseudo-poetica in cui è espresso: non mi fa vibrare che di rabbia e pena.
In barba al premio Nobel.
Un'ultima cosa quanto alla pace: se non inquadreremo l'amore per i nostri cari in una prospettiva di amore (e soprattutto tolleranza) universale, ma rimarremo attaccati ai nostri orticelli, non faremo molta strada.
Invece ti dico: qualsiasi convinzione è difficile da rivedere.
La via maestra è non avere convinzioni, ma solo ipotesi di ricerca da confrontare con la realtà e con le ipotesi altrui. E, al posto delle convinzioni, nutrire e dare amore a tutti e tutte le cose.
Su quest'ultima via non si può sbagliare, e questa, oltre tutto, è l'unica "convinzione" che conti. Perché tutto si sposta dal piano del pensare a quello dell'essere, del volere e dell'agire.
Ma... farlo è ancora più difficile che rivedere le proprie convinzioni.
Sentirlo e comunicarlo no, è più facile: ed è qui, nelle intenzioni e in qualche gesto d'amore occasionale, che forse si riabilita la nostra pigra ed egocentrica natura umana.
Per parte mia, ho sempre legato a me le Gioie, e molto caro mi è costato.
Non voto solo per carità di patria e per rispetto dei nobili sentimenti della dolce Sara, rimasta senza parole.
Però che mandrillone, questo Blake...