Mio caro amico, l'evolversi di questi ultimi commenti dimostra a mio avviso che le nostre tre opinioni non sono poi tanto lontane. Sono sicuro che al momento opportuno non ti tireresti indietro. All'amico Davide, che ci ha ospitati con tanta pazienza (pazienza, a dire il vero, che mi sembra sia stata esercitata soprattutto nei tuoi confronti ! :), il più caloroso ringraziamento.
"Quando il nostro vivere non ci sarà più", scrive Sir Jo. Io vorrei chiederti, Sir Jo: se nella tua concezione il tempo passato non esiste più, cosa mai esiste? Il futuro che ancora non è? Non credo. Esiste dunque il presente? Ma cosa è il presente se non una approssimazione all'infinito, l'astratto ed irraggiungibile elemento di separazione di due classi contigue che in realtà sono un continuum e non sono separabili?
Ciò posto, non sarebbe più logico (quantunque sicuramente contrario ad ogni apparenza fenomenica) ritenere che ciò che è (vivo) E' e basta, e che il tempo ed il mutamento sono un'illusione? Penso a Parmenide; ma penso anche alla Terra che gira intorno al Sole, contro l'apparenza che sia il Sole a girare intorno alla Terra.
13 anni fa
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Dario, abbatterai le frasi, ma non l'ign*oranza: essa regna sovrana in questo scorcio di basso impero, e se ne ride di ogni addottrinamento, vestendo spesso le vesti paludate della sapienza: basterà una cravatta nuova, una telecamera accesa, e milioni di ign*oranti saranno pronti a seguire un loro pari.
13 anni fa
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La scienza crea, in base all'analisi dei fenomeni naturali, modelli di interpretazione della realtà, validi fino a prova contraria. Quindi per sua propria natura la scienza non giunge alla verità, nè la ricerca: essa si appaga di fornire un modello di interpretazione dei fenomeni, che sia per un verso valido nell' interpretare i fenomeni conosciuti, per l'altro verificabile nel constatare se preveda o meno esattamente l'andamento degli analoghi fenomeni successivi del medesimo tipo. Ma può sempre verificarsi il fenomeno inspiegabile in base al modello corrente; il che conduce a dover "inventare" un nuovo modello.
Più che verità, quindi, direi che la scienza è realtà; mentre molte "verità" indimostrate ed indimostrabili appartengono purtroppo al regno della fantasia, o comunque esulano dal mondo fenomenico, unico mondo di cui la scienza si occupa.
Un piccolo inciso. La peculiarità del lavoro di Einstein sta nella circostanza che egli non partì dai fenomeni, cioè non fece uso del procedimento induttivo proprio del metodo sperimentale, ma ragionò "aristotelicamente", in maniera deduttiva, partendo cioè da princìpi generali; e solo successivamente, in base alle sue indicazioni, vennero scoperti fenomeni del tutto sconosciuti (ad esempio la deviazione della luce in presenza di forti campi gravitazionali: prima in prossimità del Sole, poi l'eclatante fenomeno delle lenti gravitazionali). La teoria di Einstein è perciò un autentico miracolo: una vera e propria creazione del pensiero.
13 anni fa
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Ciò posto, non sarebbe più logico (quantunque sicuramente contrario ad ogni apparenza fenomenica) ritenere che ciò che è (vivo) E' e basta, e che il tempo ed il mutamento sono un'illusione? Penso a Parmenide; ma penso anche alla Terra che gira intorno al Sole, contro l'apparenza che sia il Sole a girare intorno alla Terra.
Più che verità, quindi, direi che la scienza è realtà; mentre molte "verità" indimostrate ed indimostrabili appartengono purtroppo al regno della fantasia, o comunque esulano dal mondo fenomenico, unico mondo di cui la scienza si occupa.
Un piccolo inciso. La peculiarità del lavoro di Einstein sta nella circostanza che egli non partì dai fenomeni, cioè non fece uso del procedimento induttivo proprio del metodo sperimentale, ma ragionò "aristotelicamente", in maniera deduttiva, partendo cioè da princìpi generali; e solo successivamente, in base alle sue indicazioni, vennero scoperti fenomeni del tutto sconosciuti (ad esempio la deviazione della luce in presenza di forti campi gravitazionali: prima in prossimità del Sole, poi l'eclatante fenomeno delle lenti gravitazionali). La teoria di Einstein è perciò un autentico miracolo: una vera e propria creazione del pensiero.