Ciao Dario : ))
Io sono un autodidatta naìf, mi documenterò, ma comunque se già lo ha detto Gandhi non può che farmi piacere essere arrivato alle sue medesime conclusioni.
Un caro abbraccio.
13 anni fa
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Tina, mi hai messo in difficoltà: non sapevo se risponderti o meno. Poi ho deciso: non amo le mezze parole, nè temo il rischio di esser preso per pazzo.
Si, ho la risposta. E non è una teoria. Ma esplicitarne i motivi sarebbe lunghissimo, ci vorrebbe un libro in cui racchiudere fatti, pensieri ed esperienze interiori che nel corso di una vita mi hanno condotto a certe convinzioni.
Con grave rischio di essere preso per folle, posso però dirti le mie conclusioni. E le conclusioni sono quelle che seguono.
Non esiste nessuno che in tempo reale decida per noi e per le nostre vite, per il semplice motivo che le nostre vite già ci sono, tutte intere, dalla nascita alla m0rte, come scritte su una sorta di DVD che noi non riusciamo a vedere e vivere se non come una sorta di film. Ma esistono esseri, tra cui alcuni esseri umani, in grado di azionare il meccanismo di salto di lettura del DVD, e vedere ciò che accadrà in quello che noi chiamiamo futuro. Il destino, quindi, è tale solo perché tutto è già scritto. Ciò però non esclude la nostra libertà, perché noi ci troviamo davvero di fronte a delle scelte, e siamo liberi di andare a destra o a sinistra, e ne assumiamo la responsabilità... ma dove andremo, già è scritto, anche se noi prima di scegliere non lo sappiamo.
A monte di tutto ciò, vi sono poi alcuni dati incredibili, che sono i seguenti: il tempo e la materia non esistono. Esistono solo spiriti fuori dal tempo, che siamo appunto noi. Ogni spirito nasce perfetto, ma senza alcun merito. La nostra vita attuale nel tempo, la vita del prima dell'ora e del poi è una sorta di sogno, di gioco virtuale, che ha un solo scopo: ricongiungerci alla nostra perfezione, rendercene degni, ritrovare noi stessi. Senza tempo non potrebbe esservi mutamento, non potrebbe esservi scelta... viceversa la sofferenza della vita ci affina, ci aiuta ad evolverci; ma la vera evoluzione è solo luce di consapevolezza, non mutamento. La legge è che ogni spirito si evolva ed aiuti gli altri ad evolversi, in un ciclo infinito di esperienze e di prove. Infinito perché la perfezione è irraggiungibile e, anche ove la si dovesse raggiungere, ancor più vivo sarebbe il desiderio di prestare aiuto agli altri. Questa, per sommi capi, è la mia risposta.
Dopo questo "sbilanciamento", potrei anche darti tre numeri al lotto; ma al momento non sono autorizzato. : )))))
13 anni fa
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... Chi disprezza vuol comprare. Insomma, chi disprezza e chi compra sono la stessa persona...
Tu dici che ciò che tu compri, pochi lo sanno...
Ma allora sei tu quello che disprezza, cioè Caino??
: //
13 anni fa
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Per forza poi che non voleva amare: il campo al sole se lo scordava !!! : )))
Ciao Maria Grazia, raddoppio il 10 (farà media, con l'aria e l'altalena che tira.. :)
Scusate se proseguo nella mia opera di... precisazione, ma a mio avviso questo tipo di visuale fa la pariglia con l'ottica cristiano-cattolica (di derivazione più pretesca che evangelica, in verità), secondo cui il sesso è una sorta di "male in sé", di "tabù" da tener segregato nei sotterranei della propria coscienza e della propria personalità. E' naturale che una visione morbosa di questo tipo possa indurre a ritenere che gli uomini di stile, quasi come in una sorta di trasformazione in Mr. Hyde o nell'incredibile Hulk, quando allentano la cravatta, divengano chissà quali suini: fin quasi a doversi vergognare di essere uomini, perché "nessun uomo può ambire alcunchè , se non si affranca dalla tirannia del pelo" (CATALDO).
Del Cataldo in verità non mi meraviglio, perché il suo modo di vedere al riguardo è palesemente datato anni cinquanta o giù di lì, ed altrettanto palesemente non sottoposto a revisione nel corso dei copiosi decenni vissuti poi; ma mi meraviglio di Dario, figlio del 2000, epoca in cui dovremmo finalmente esserci affrancati da queste visuali di sapore medioevale.
In conclusione: non rinnegate la vostra natura animalesca: essa esprime, con ogni probabilità, la parte più sana e spontanea del genere umano, e meglio sarebbe se ogni essere umano fosse fiero di avere, prima che un cervello, ed insieme ad un cuore, un sano, sincero, spontaneo ed innocente istinto animale.
Siate innocenti, e non repressi: solo così potrete affrancarvi dal... pe-ccato e dal pe-lo.
Altro che Zaratustra: dovreste mantenermi a vita nel pritaneo, come diceva Socrate! ( Evidenzio per inciso all'incolto e all'inclita che il pritaneo non era un postribolo).
Ti ringrazio, Vincenzo, dell'apprezzamento, ma vorrei fare una precisazione a beneficio di qualche baciapile che potrebbe già stare iniziando a stracciarsi le vesti.
Perché desidero stracciargliele del tutto. :)))
Ho parlato di "princìpi etici del tutto opinabili", e mi spiego.
La collettività ha il diritto (e anche il dovere) di regolare i rapporti sociali in modo tale che nessuno arrechi nocumento all'altro o agli altri. Al di là di questa ipotesi, però, ciascuno deve essere assolutamente libero di credere a ciò che crede e di fare ciò che gli pare.
Personalmente sono, in assoluto, contro il suicidio. Ma con due limiti: il primo, che mi ritengo in ogni momento libero di mutare opinione; il secondo, che ritengo tutti gli altri liberi di avere un'opinione diversa. Io potrò tentare di convincerli, ma MAI agire per imporre loro alcunché. Idem per ciò che riguarda il c.d. "omicidio del consenziente" in ipotesi di volontà espressa antecedentemente ad una condizione vegetativa irreversibile. Io non lo farei. Ma rispetto l'opinione altrui, e ritengo INCIVILE che gruppi di OPINIONE (cristiani, musulmani, atei o quel che si voglia) ardiscano imporre agli altri le loro visuali, che proprio per questo motivo si rivelano estremamente parziali ed eticamente immature, anzi pericolose. Roba insomma da non assecondare, ma contro cui strenuamente lottare.
Conclusione: un credo religioso deve andare assolutamente esente da OGNI forma di potere e da ogni imposizione, e tendere al dialogo, al confronto e al libero convincimento. Ove viceversa si tenda ad imporre le proprie visuali tramite lo strumento legislativo (o, peggio, come avveniva per il passato, con il potere temporale, la tortura e l'assassinio), appare del tutto evidente che non di credo si tratta, ma di una delle tante forme di aggregazione sociale a fini di potere, per le quali la definizione "religioso" è un insulto e un vero e proprio crimine contro l'umanità.
13 anni fa
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Gridare nelle piazze ?? E a che scopo ?? : )))
No, io ho sempre parlato dalla mia tana.
Quando qualcuno ci ha infilato la mano per stanarmi, ci ha rimesso qualche dito, questo sì... : ))
Ma nè tu nè io possiamo cambiare il mondo. Il mondo lo cambiano le idee che vivono nella storia. E anche la Provvidenza, cui tu non credi, ma io sì.
Io sono un autodidatta naìf, mi documenterò, ma comunque se già lo ha detto Gandhi non può che farmi piacere essere arrivato alle sue medesime conclusioni.
Un caro abbraccio.
Si, ho la risposta. E non è una teoria. Ma esplicitarne i motivi sarebbe lunghissimo, ci vorrebbe un libro in cui racchiudere fatti, pensieri ed esperienze interiori che nel corso di una vita mi hanno condotto a certe convinzioni.
Con grave rischio di essere preso per folle, posso però dirti le mie conclusioni. E le conclusioni sono quelle che seguono.
Non esiste nessuno che in tempo reale decida per noi e per le nostre vite, per il semplice motivo che le nostre vite già ci sono, tutte intere, dalla nascita alla m0rte, come scritte su una sorta di DVD che noi non riusciamo a vedere e vivere se non come una sorta di film. Ma esistono esseri, tra cui alcuni esseri umani, in grado di azionare il meccanismo di salto di lettura del DVD, e vedere ciò che accadrà in quello che noi chiamiamo futuro. Il destino, quindi, è tale solo perché tutto è già scritto. Ciò però non esclude la nostra libertà, perché noi ci troviamo davvero di fronte a delle scelte, e siamo liberi di andare a destra o a sinistra, e ne assumiamo la responsabilità... ma dove andremo, già è scritto, anche se noi prima di scegliere non lo sappiamo.
A monte di tutto ciò, vi sono poi alcuni dati incredibili, che sono i seguenti: il tempo e la materia non esistono. Esistono solo spiriti fuori dal tempo, che siamo appunto noi. Ogni spirito nasce perfetto, ma senza alcun merito. La nostra vita attuale nel tempo, la vita del prima dell'ora e del poi è una sorta di sogno, di gioco virtuale, che ha un solo scopo: ricongiungerci alla nostra perfezione, rendercene degni, ritrovare noi stessi. Senza tempo non potrebbe esservi mutamento, non potrebbe esservi scelta... viceversa la sofferenza della vita ci affina, ci aiuta ad evolverci; ma la vera evoluzione è solo luce di consapevolezza, non mutamento. La legge è che ogni spirito si evolva ed aiuti gli altri ad evolversi, in un ciclo infinito di esperienze e di prove. Infinito perché la perfezione è irraggiungibile e, anche ove la si dovesse raggiungere, ancor più vivo sarebbe il desiderio di prestare aiuto agli altri. Questa, per sommi capi, è la mia risposta.
Dopo questo "sbilanciamento", potrei anche darti tre numeri al lotto; ma al momento non sono autorizzato. : )))))
Tu dici che ciò che tu compri, pochi lo sanno...
Ma allora sei tu quello che disprezza, cioè Caino??
: //
Ciao Maria Grazia, raddoppio il 10 (farà media, con l'aria e l'altalena che tira.. :)
Del Cataldo in verità non mi meraviglio, perché il suo modo di vedere al riguardo è palesemente datato anni cinquanta o giù di lì, ed altrettanto palesemente non sottoposto a revisione nel corso dei copiosi decenni vissuti poi; ma mi meraviglio di Dario, figlio del 2000, epoca in cui dovremmo finalmente esserci affrancati da queste visuali di sapore medioevale.
In conclusione: non rinnegate la vostra natura animalesca: essa esprime, con ogni probabilità, la parte più sana e spontanea del genere umano, e meglio sarebbe se ogni essere umano fosse fiero di avere, prima che un cervello, ed insieme ad un cuore, un sano, sincero, spontaneo ed innocente istinto animale.
Siate innocenti, e non repressi: solo così potrete affrancarvi dal... pe-ccato e dal pe-lo.
Altro che Zaratustra: dovreste mantenermi a vita nel pritaneo, come diceva Socrate! ( Evidenzio per inciso all'incolto e all'inclita che il pritaneo non era un postribolo).
Perché desidero stracciargliele del tutto. :)))
Ho parlato di "princìpi etici del tutto opinabili", e mi spiego.
La collettività ha il diritto (e anche il dovere) di regolare i rapporti sociali in modo tale che nessuno arrechi nocumento all'altro o agli altri. Al di là di questa ipotesi, però, ciascuno deve essere assolutamente libero di credere a ciò che crede e di fare ciò che gli pare.
Personalmente sono, in assoluto, contro il suicidio. Ma con due limiti: il primo, che mi ritengo in ogni momento libero di mutare opinione; il secondo, che ritengo tutti gli altri liberi di avere un'opinione diversa. Io potrò tentare di convincerli, ma MAI agire per imporre loro alcunché. Idem per ciò che riguarda il c.d. "omicidio del consenziente" in ipotesi di volontà espressa antecedentemente ad una condizione vegetativa irreversibile. Io non lo farei. Ma rispetto l'opinione altrui, e ritengo INCIVILE che gruppi di OPINIONE (cristiani, musulmani, atei o quel che si voglia) ardiscano imporre agli altri le loro visuali, che proprio per questo motivo si rivelano estremamente parziali ed eticamente immature, anzi pericolose. Roba insomma da non assecondare, ma contro cui strenuamente lottare.
Conclusione: un credo religioso deve andare assolutamente esente da OGNI forma di potere e da ogni imposizione, e tendere al dialogo, al confronto e al libero convincimento. Ove viceversa si tenda ad imporre le proprie visuali tramite lo strumento legislativo (o, peggio, come avveniva per il passato, con il potere temporale, la tortura e l'assassinio), appare del tutto evidente che non di credo si tratta, ma di una delle tante forme di aggregazione sociale a fini di potere, per le quali la definizione "religioso" è un insulto e un vero e proprio crimine contro l'umanità.
No, io ho sempre parlato dalla mia tana.
Quando qualcuno ci ha infilato la mano per stanarmi, ci ha rimesso qualche dito, questo sì... : ))
Ma nè tu nè io possiamo cambiare il mondo. Il mondo lo cambiano le idee che vivono nella storia. E anche la Provvidenza, cui tu non credi, ma io sì.