Giuseppe Freda

Filosofo accademico austriaco, allievo di Bertrand Russell ed autore del Tractatus logico-philosophicus, opera la cui lettura consiglio vivamente a fini sedativi (un quarto d'ora alla sera prima di spegnere la luce, se non vi addormentate prima).

Augurati che mai possa accaderti: neanche per una sola volta... : ))

Tina, i piedi per terra li vedo; ma il volo, no. L'amore, sacro o profano che sia (ma in definitiva ogni vero amore è sacro), non deve avere riserve, secondo me: è come parlare con qualcuno con la catenella alla porta, senza farlo entrare.
O forse sarò io troppo categorico e poco "salottiero" (cosa sempre rimproveratami in famiglia); ma per me, sia in amore che in amicizia, vi sono solo due possibilità: o dentro, o fuori. Sono incapace di falsità o anche di ingenue ipocrisie, e quando ne scorgo in altri mi defilo immediatamente, pur mettendoci forse più tempo del necessario.
...Solo di questo talvolta mi rammarico.  : ))

Cara Lucia, intervieni praticamente su un campo di Marte che ha visto ogni genere (ma davvero ogni genere) di esercitazione bellica. Dopo un dissenso con Tina (testimoniato dal pianoforte a coda di cui è solo velata menzione nei commenti 3 e 4), diede fuoco alle polveri l'intervento di un certo Wonderful (punto interrogativo), che pretendeva darmi lezioni di morale e di buon gusto. Poiché questo soggetto (un evidente agente provocatore) mi aveva infastidito e anzi proprio seccato, ne cancellai i commenti; tra i quali però cancellai anche quelli di un tal Crystall, che pareva sostenere le tesi dell'importuno. Scoprii però successivamente che questo, anzi questa Crystall era nientemeno che Alcione, in precedenza mia sostenitrice, la quale Alcione era a sua volta nientemeno che una cara ragazza che mi aveva tra i suoi amici (e che io avevo caramente tra i miei), la quale dopo pochi giorni, di punto in bianco, cancellò me (e non solo me, chissà perché) dalla lista degli amici.
Dopo qualche tentativo di chiarimento, seguito da un ulteriore opera dei pupi (in verità su altro post), anche io decisi di depennarla dalla lista degli amici... ma la storia potrebbe continuare ancora con altre batracomiomachie e altri ulteriori personaggi.
E' stato insomma un momento "molto mofimentato", e oggi tu, come nel film il pianeta delle scimmie, sembri l'astronauta che si trova davanti quel faccione della statua della libertà con tanto di fiaccola alzata, e si accorge di... esser tornato su una Terra "imbarbarita" dalla guerra atomica...
Coraggio, Lucia: d'altra parte, da una poesia intitolata le stelle di fango, cosa di più realistico ci si poteva aspettare??  : ))))))))))))))))))))

Molto interessante questa immagine del fiore. Il fiore è uno stato intermedio, transitorio, tra la radice e il frutto, tra il principio e la fine...
Anche noi siamo fiori: destinati a svanire, come i sogni.
Shakespeare: siamo fatti della stessa sostanza dei sogni.
E naturalmente hanno la medesima natura anche le nostre gioie e i nostri dolori. Tutto destinato a svanire con noi.

D'accordissimo: anzi credo vada benissimo col tuo nuovo avatar (il biglietto da centomila) quanto alle banconote autentiche (la cara vecchia lira); ove, viceversa, tu volessi indicare un qualche "falsone", dovresti metterci la foto di qualche soggettino a modo (specifico: maschio, onde evitare malintesi con anime sofferenti di mania di persecuzione..). Se vuoi, posso indicartelo, ne trovi più d'uno nella lista dei tuoi "amici" di fb.  : ))))))))))))