Giuseppe Freda

Mistero che suscita timore e speranza: questa tua poesia, Klara, esprime l'eterna altalena della nostra coscienza di vivere e dover morire. Tuttavia io ritengo che tu sia già violetta, e che quel cadavere comunque non ti appartenga. (*****)

Insomma, Vincenzo, io voglio sapere se ritieni che bisogni subire o reagire. L'amico Capelli ed io diciamo che bisogna reagire, tu - mi pare - che si debba subire... E allora, scusami, ma chi ti cercherà mai, se parli di questa tattica su tutta la rete? Cercheranno, credo, semmai, i rivoluzionari, mica i... subissati per vocazione (o per.. "amor fati" nietszchiano, che è la stessa cosa) !!!  : )))

Antonio, lo sai che io sono per il superamento del pessimismo esistenziale. Però l'ho provato, e devo dire che lo esprimi in un modo splendido. Farai strada, poeta !!!   : )))))  **********

Il problema è che quella offerta di amicizia viene talora fraintesa da soggetti complessati e trogloditici, il che fa sì che la donna soffra (sul serio e senza apostrofo) anche in amicizia.

Cosa possiamo fare, lo sapremo, lo vedremo e lo faremo solo quando toccheremo il fondo. Quando la nave affonderà, tutti i topi e topacci, tutti i parassiti che affliggono la nostra esistenza fuggiranno via; e solo allora sarà possibile ricostruire qualcosa. Prima è impossibile, tutti (ma proprio TUTTI !!!) i posti che contano sono occupati da parassiti.

Poiché Tina ha giustamente rivendicato alle donne il ruolo che meritano, ci tengo a riportare un pensiero di Bertrand Russell (Storia della filosofia occidentale) a proposito della filosofia di Nietszche, cui il buon Vincenzo per sua sventura si ispira: "Due conseguenze della sua etica meritano di essere menzionate: primo, il disprezzo per le donne; secondo, le amare critiche al Cristianesimo. Non si stanca mai di inveire contro le donne. Nel suo libro pseudo-profetico, Così parlò Zarathustra, dice che le donne non sono, per ora, capaci di amicizia: sono ancora gatti, o uccelli, o nel miglior caso vacche. "L'uomo dovrebbe essere educato alla guerra, e la donna alla distrazione del guerriero. Tutto il resto è follia".
Questo è il baffone, di cui non cesserò mai di mettere a nudo le vergognose ed ormai ultra-datate proposizioni.

Dicevo, Vincenzo, che sono esperienze che cambiano la vita: indipendentemente da ciò che ne pensino medici, stregoni, credenti e miscredenti, queste persone tornano a vivere dando un diverso valore alla vita propria e a quella degli altri. Ciò è una conferma, nei fatti, di quanto espresso dalla frase che stiamo commentando: chi va vicino alla mo*rte e si salva, dà poi un diverso valore alla vita.
Per inciso: attento alle spade di luce (o di fuoco che dir si voglia), mi ricordano un certo film di Verdone...   : ))))