"Non affidarle completamente il tuo destino". "Tieni a bada il tuo cuore". Io sinceramente non sono d'accordo con la prudenza, e con questo tipo di prudenza in particolare. Ritengo che la vita sia rischio per sua stessa natura, e vada perciò vissuta senza riserve mentali. Le corazze appesantiscono e talora addirittura impediscono i movimenti. Meglio imparare ad essere agili (e solo apparentemente indifesi) senza privarsi della speranza di trovare l'introvabile. Se non ti dai all'altro, se tieni a bada il tuo cuore, non riuscirai mai a trovare la perla di una comunicazione totale: e questo non solo tra uomo e donna, ma nei rapporti con chiunque. Insomma: meglio ricevere cento pugni in faccia piuttosto che privarsi, con corazze e altri espedienti (in definitiva, generati da paura dell'altro), della possibilità di percepire una carezza. E, soprattutto, di desiderarla.
Questa è la mia opinione.
13 anni fa
Risposte successive (al momento 4) di altri utenti.
Sono perfettamente d'accordo con l'autore del post, semmai con una sfumatura un po' più.. machiavellica: vivere o... vivere, non subire.
Vincenzo, "subire è... fatale" ??? Ma stiamo scherzando? Vedi dove conduce l'"amor fati" di Nietszche? A rimanere a rimorchio della storia e di qualsiasi dittatorello da strapazzo !!!
La verità è che se tu ed io siamo qui a poter discutere senza che ci entrino in casa gli elmetti della Gestapo, ciò è reso possibile dalla circostanza che, prima che nascessimo, qualcuno ha deciso di non subire...
Questo è storia, non è un'opinione.
13 anni fa
Risposte successive (al momento 8) di altri utenti.
Ho conosciuto ben quattro persone che hanno "vissuto" ciò che viene definita l'esperienza di pre-mo*rte. Il sentirsi sollevare. Il vedere il proprio corpo inerte, e l'affannarsi dei medici. La sensazione di pace. La voce che li chiama, il tunnel, la luce, e poi...
Ebbene, tutte queste persone avevano visto mo*rire tante altre persone, ma dopo questa esperienza sono cambiate. Uno di loro, addirittura, ha venduto tutto ciò che aveva e si è fatto diacono: l'ho conosciuto perché in tale veste benedisse la bara di mia madre al camposanto. Lui, e gli altri 3, avevano ben compreso il valore della vita: quella esperienza li aveva indotti a rimeditare tutto, a dare valore ad ogni parola, ad ogni attimo, a indirizzare la vita verso un FINE CERTO. Mi è stato più utile parlare con quei vivi "tornati" che veder mo*rire tante e tante persone care.
13 anni fa
Risposte successive (al momento 6) di altri utenti.
La poesia non è filosofia: esprime stati d'animo, non pensieri.
E questa è molto, ma molto bella. Dieci stelle senza tentennamenti.
Nella speranza e con l'augurio che si sia trattato di uno stato d'animo passeggero.
13 anni fa
Risposte successive (al momento 8) di altri utenti.
In verità, Giulio, una mia metempsicosi in muto pesce del mare piacerebbe a molti...
Ma lo sono già stato, e vale il principio del ne bis in idem. : ))
13 anni fa
Risposte successive (al momento 1) di altri utenti.
Questa è la mia opinione.
Vincenzo, "subire è... fatale" ??? Ma stiamo scherzando? Vedi dove conduce l'"amor fati" di Nietszche? A rimanere a rimorchio della storia e di qualsiasi dittatorello da strapazzo !!!
La verità è che se tu ed io siamo qui a poter discutere senza che ci entrino in casa gli elmetti della Gestapo, ciò è reso possibile dalla circostanza che, prima che nascessimo, qualcuno ha deciso di non subire...
Questo è storia, non è un'opinione.
Ebbene, tutte queste persone avevano visto mo*rire tante altre persone, ma dopo questa esperienza sono cambiate. Uno di loro, addirittura, ha venduto tutto ciò che aveva e si è fatto diacono: l'ho conosciuto perché in tale veste benedisse la bara di mia madre al camposanto. Lui, e gli altri 3, avevano ben compreso il valore della vita: quella esperienza li aveva indotti a rimeditare tutto, a dare valore ad ogni parola, ad ogni attimo, a indirizzare la vita verso un FINE CERTO. Mi è stato più utile parlare con quei vivi "tornati" che veder mo*rire tante e tante persone care.
E questa è molto, ma molto bella. Dieci stelle senza tentennamenti.
Nella speranza e con l'augurio che si sia trattato di uno stato d'animo passeggero.
Ma lo sono già stato, e vale il principio del ne bis in idem. : ))