"Non affidarle completamente il tuo destino". "Tieni a bada il tuo cuore". Io sinceramente non sono d'accordo con la prudenza, e con questo tipo di prudenza in particolare. Ritengo che la vita sia rischio per sua stessa natura, e vada perciò vissuta senza riserve mentali. Le corazze appesantiscono e talora addirittura impediscono i movimenti. Meglio imparare ad essere agili (e solo apparentemente indifesi) senza privarsi della speranza di trovare l'introvabile. Se non ti dai all'altro, se tieni a bada il tuo cuore, non riuscirai mai a trovare la perla di una comunicazione totale: e questo non solo tra uomo e donna, ma nei rapporti con chiunque. Insomma: meglio ricevere cento pugni in faccia piuttosto che privarsi, con corazze e altri espedienti (in definitiva, generati da paura dell'altro), della possibilità di percepire una carezza. E, soprattutto, di desiderarla.
Questa è la mia opinione.
13 anni e 2 mesi fa
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Sono perfettamente d'accordo con l'autore del post, semmai con una sfumatura un po' più.. machiavellica: vivere o... vivere, non subire.
Vincenzo, "subire è... fatale" ??? Ma stiamo scherzando? Vedi dove conduce l'"amor fati" di Nietszche? A rimanere a rimorchio della storia e di qualsiasi dittatorello da strapazzo !!!
La verità è che se tu ed io siamo qui a poter discutere senza che ci entrino in casa gli elmetti della Gestapo, ciò è reso possibile dalla circostanza che, prima che nascessimo, qualcuno ha deciso di non subire...
Questo è storia, non è un'opinione.
13 anni e 2 mesi fa
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Ho conosciuto ben quattro persone che hanno "vissuto" ciò che viene definita l'esperienza di pre-mo*rte. Il sentirsi sollevare. Il vedere il proprio corpo inerte, e l'affannarsi dei medici. La sensazione di pace. La voce che li chiama, il tunnel, la luce, e poi...
Ebbene, tutte queste persone avevano visto mo*rire tante altre persone, ma dopo questa esperienza sono cambiate. Uno di loro, addirittura, ha venduto tutto ciò che aveva e si è fatto diacono: l'ho conosciuto perché in tale veste benedisse la bara di mia madre al camposanto. Lui, e gli altri 3, avevano ben compreso il valore della vita: quella esperienza li aveva indotti a rimeditare tutto, a dare valore ad ogni parola, ad ogni attimo, a indirizzare la vita verso un FINE CERTO. Mi è stato più utile parlare con quei vivi "tornati" che veder mo*rire tante e tante persone care.
13 anni e 2 mesi fa
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La poesia non è filosofia: esprime stati d'animo, non pensieri.
E questa è molto, ma molto bella. Dieci stelle senza tentennamenti.
Nella speranza e con l'augurio che si sia trattato di uno stato d'animo passeggero.
13 anni e 2 mesi fa
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In verità, Giulio, una mia metempsicosi in muto pesce del mare piacerebbe a molti...
Ma lo sono già stato, e vale il principio del ne bis in idem. : ))
13 anni e 2 mesi fa
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Questa è la mia opinione.
Vincenzo, "subire è... fatale" ??? Ma stiamo scherzando? Vedi dove conduce l'"amor fati" di Nietszche? A rimanere a rimorchio della storia e di qualsiasi dittatorello da strapazzo !!!
La verità è che se tu ed io siamo qui a poter discutere senza che ci entrino in casa gli elmetti della Gestapo, ciò è reso possibile dalla circostanza che, prima che nascessimo, qualcuno ha deciso di non subire...
Questo è storia, non è un'opinione.
Ebbene, tutte queste persone avevano visto mo*rire tante altre persone, ma dopo questa esperienza sono cambiate. Uno di loro, addirittura, ha venduto tutto ciò che aveva e si è fatto diacono: l'ho conosciuto perché in tale veste benedisse la bara di mia madre al camposanto. Lui, e gli altri 3, avevano ben compreso il valore della vita: quella esperienza li aveva indotti a rimeditare tutto, a dare valore ad ogni parola, ad ogni attimo, a indirizzare la vita verso un FINE CERTO. Mi è stato più utile parlare con quei vivi "tornati" che veder mo*rire tante e tante persone care.
E questa è molto, ma molto bella. Dieci stelle senza tentennamenti.
Nella speranza e con l'augurio che si sia trattato di uno stato d'animo passeggero.
Ma lo sono già stato, e vale il principio del ne bis in idem. : ))