Il futuro è sempre lo stesso: non è suscettibile di mutamento. Noi non lo conosciamo, ma c'è già, è "scritto" da sempre.
Diceva Diodoro Crono: solo ciò che poi realmente accade era possibile... se così non fosse, per tutti gli eventi "possibili" che non si sono verificati dovremmo concludere che dal possibile è venuto fuori... l'impossibile, perché tale quel "possibile" si è rivelato.
Ma v'è di peggio: il tempo non esiste, e con esso non esiste il futuro. Insomma: stiamo solo guardando un film, in realtà tutto ciò che chiamiamo tempo è un frutto della nostra mente e della nostra percezione di mutamento. Se la pellicola smettesse di girare nella sala cinematografica in cui ci siamo ficcati, svanirebbe il tempo, svanirebbe il mutamento, e potremmo percepire l'eternità (che è assenza di tempo, non tempo infinito) e le entità che la abitano insieme a noi, ma senza vivere la nostra illusione, o vivendola in maniera attenuata.
Conclusione: il futuro che avrai domani sarà l'identico che avevi ieri e l'altro ieri. La pellicola è lì da sempre, il futuro non esiste se non nel cinematografo in cui la stai guardando.
13 anni fa
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Perfettamente d'accordo sull'apprezzamento che esprimete riguardo al pensiero di Teilhard De Chardin. Mi permetto di consigliare, se non lo avete già letto, un libro scritto recentemente da un suo estimatore : l'anima e il suo destino, del teologo laico Vito Mancuso.
13 anni fa
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Con tutta evidenza, Tina si riferisce ai miei tentativi, finora sempre falliti, di spostare gli oggetti col pensiero. Forse, è vero, devo provare con oggetti più piccoli degli autotreni. : //
13 anni fa
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Diceva Diodoro Crono: solo ciò che poi realmente accade era possibile... se così non fosse, per tutti gli eventi "possibili" che non si sono verificati dovremmo concludere che dal possibile è venuto fuori... l'impossibile, perché tale quel "possibile" si è rivelato.
Ma v'è di peggio: il tempo non esiste, e con esso non esiste il futuro. Insomma: stiamo solo guardando un film, in realtà tutto ciò che chiamiamo tempo è un frutto della nostra mente e della nostra percezione di mutamento. Se la pellicola smettesse di girare nella sala cinematografica in cui ci siamo ficcati, svanirebbe il tempo, svanirebbe il mutamento, e potremmo percepire l'eternità (che è assenza di tempo, non tempo infinito) e le entità che la abitano insieme a noi, ma senza vivere la nostra illusione, o vivendola in maniera attenuata.
Conclusione: il futuro che avrai domani sarà l'identico che avevi ieri e l'altro ieri. La pellicola è lì da sempre, il futuro non esiste se non nel cinematografo in cui la stai guardando.