Giuseppe Freda

Certo c'è stata
quaggiù una storia
molto complicata...
Ci va una bella forza
per lanciare
un piano a coda lunga
in alto mare...  : (((
(Paolo Conte, Aguaplano)

Al ritorno dalla... guerra tra Fastweb, Teletu e il mio computer, trovo ad attendermi lo Spirito della Terra (messo in grave ansia sulle mie sorti da questa versione P&P di "dove sta Zazà"), che mi dà  incarico di ringraziare tutti per l'inattesa pioggia di bene auguranti stelline. : )))

Studère, studère, post mo*rtem quid valère??
Io però sono d'accordo con Klara.
E la sua massima la imprimerei a lettere di fuoco sulle porte delle Università; e talora (sempre a fuoco) sulla fronte (e anche sulle natiche) di tanti presunti dotti, medici e sapienti: "studiando non diventa intelligente".
Perdindirindina !!!!
Eh, sì, Klara, "(...) quanti pessimi laureati ci sono in ogni campo"...
Dovremmo rifondare ciò che resta della nostra nazione a partire dalla chiarezza, dalla concretezza e dalla verità, e non dalle chiacchiere a vanvera e dalle nebbie dell'Acheronte.
(Mah... Post mo*rtem, quid valère???)

Veramente bella, Dario. Cinque stelle ***** anche da me, quantunque - ahimé - senza nè luccio nè bicarbonato.
    Vorrei tuttavia evidenziare che con le donne i problemi insorgono, di solito, in un orario non contemplato dalla tua poesia: di primo mattino. Orario in cui, per ripetere in traduzione letterale una famosa massima nordica dettata da un' ordinata, volitiva e drastica visione femminile delle cose, " bisogna alzarsi e non c'è tempo per fare gli idioti ".   : )))))))

Secondo alcuni, ci attende il nulla.
Secondo altri ci attende una nascita: l'inizio della vera vita.
Io la penso e la sento come questi "altri".
Vorrei riuscire a trasmetterti questa certezza.
L'amore, comunque, non è mai buttato al vento. E' un patrimonio, come il dolore.
Amare nel dolore è, poi, il massimo della ricchezza.
L'unica ricchezza che nessuno mai potrà sottrarci.
Un caro saluto.
(*****)

Tutti concentrati in Italia, scommetto.

Grazie Dario, ma non mi è stato doloroso. Da tempo sono una pecora senza pastore romano, e non me ne dolgo. Anzi.
A proposito del cipiglio di Vincenzo: come l'ho visto, il mio pensiero è volato a un guerriero greco. Leonida prima della battaglia delle Termopili (e speriamo che, a parte la gloria, abbia miglior fortuna).