Giuseppe Freda

Nella frase "La solitudine è essere sotto un acquazzone in..." di Rossella Porro
Non è per trascendere nel banale, ma questa frase, per assonanza, o per uno degli strani collegamnenti concettuali cui vado soggetto in queste ultime giornate di caldo torrido, mi conduce alla mente una "maledizione" in uso nel Cilento, che suona così: "Puozzi ì porta porta, e l'urtema te care 'ncuollo" (traduzione: che tu possa bussare di porta in porta, e l'ultima ti cada addosso).
Talvolta, dunque, è forse meglio non avere porte cui bussare...  : )))
13 anni e 2 mesi fa
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Nella frase "Le tre del mattino, il bar di un aeroporto, e..." di Matteo Salomone
*****. Molto bella. Mi piace molto l'immagine de "l'uomo che ha rinunciato ad essere, pur di poter sembrare". "Sembrare" è un ruolo, una "parte" per entrare nella quale è infatti necessaria una sorta di mutilazione.
13 anni e 2 mesi fa
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Nella frase "I conti della vita. I conti della vita sono..." di Giuseppe Freda
Tina, hai espresso un'idea molto interessante.
Il giudizio positivo degli altri non sarebbe di per sé un fatto, ma può generare fatti utili ad aumentare il numeratore, allorché riesca a facilitare il conseguimento degli obiettivi individuali.
Se vogliamo, questo è il motivo per cui la gente intrallazza in tutti i modi possibili e cerca quanto più può di apparire più di ciò che è: è un pò come la favola del gatto con gli stivali, spesso il fumo riesce a tramutarsi in arrosto.
Bisogna tuttavia fare due considerazioni.
La prima è che, come giustamente dici, il conseguimento degli obiettivi materiali, o degli obiettivi "di facciata", possibile solo attraverso l'utilizzo di maschere, genera una frustrazione e insoddisfazione non indifferente, per cui alla fine il numeratore forse diminuisce, anziché aumentare...
La seconda considerazione taglia la testa al toro: comunque vada, lo zero sopraggiungerà.
E dunque: poiché da più spiragli filtra il messaggio secondo cui noi, e la stessa natura fisica di cui facciamo parte, siamo connaturati di infinito, la cosa migliore è cercare quell'infinito dentro e fuori di noi, anziché perdersi nell'inseguimento di soddisfazioni contingenti che, prima o poi, lasceranno il tempo che avranno trovato.
Non necessariamente questa via conduce alla "cancellazione del mondo esterno": tuttavia molti eremiti affermano il contrario.    : ))))
13 anni e 2 mesi fa
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Nella frase "L'uomo deve mostrare bontà di cuore verso gli..." di Immanuel Kant
C'è gente che il trascendente lo mangia a colazione...   : ))))))
Comunque, Vicié, è la prima volta che ti sento dire che il truce baffone in qualcosa ha sbagliato.
Lo ritengo un grosso risultato. Un evento storico, per il quale in verità sacrifico volentieri un Kant cui poi non tenevo un granché.
Tu solo 5 filosofi non mi devi toccare: Parmenide, Zenone l'eleatico, (non il cizico), Pitagora, Socrate e Diodoro Crono. Il resto te lo incarto a un tanto al chilo...  : )))
13 anni e 2 mesi fa